Nuovo ospedale di Ragusa, riattivata la sorveglianza diurna

Riattivata la sorveglianza diurna, nei weekend e durante i giorni festivi, all’ospedale Giovanni Paolo II. A comunicarlo il candidato sindaco di Ragusa Peppe Calabrese, fondatore, tra l’altro, del comitato per l’apertura del nosocomio, gruppo che può contare su ben settemila adesioni. “La passeggiata che abbiamo fatto domenica scorsa – sottolinea Calabrese – è stata molto proficua. Anche perché dopo avere riscontrato che le porte della nuova struttura sanitaria di Cisternazzi erano totalmente aperte, con il rischio che qualsiasi malvivente si sarebbe potuto introdurre all’interno procurando danni non da poco oltre ad asportare i macchinari già presenti, siamo stati costretti a contattare le forze dell’ordine intervenute prontamente comunicando a chi di dovere quale la situazione. Siamo rimasti in giro per un’ora e mezzo ma non abbiamo visto anima viva nei pressi dell’ospedale. Per questo abbiamo ribadito che non è possibile la sorveglianza solo in periodo notturno. Magari durante la settimana si registra un poco di movimento per l’apertura del cantiere. Ma nel fine settimana, negli ultimi tempi, non c’è più stato nessuno. Ricordo che come Pd, in tempi non sospetti, avevamo sollecitato l’attivazione della sorveglianza che, in effetti, era stata predisposta. Poi, a un certo punto era stata lasciata la sorveglianza solo in periodo notturno. Adesso, grazie al nostro intervento è stata ripristinata la vigilanza pure nelle ore diurne, durante i weekend e nelle giornate festive”. “Tutto ciò – continua Calabrese – dimostra che la nostra attenzione non si abbasserà mai. Quanto accaduto ci soddisfa ma non ci basta. Vogliamo che il nuovo ospedale possa essere aperto in tempi rapidi. Sappiamo che è stata rilasciata la Scia per quanto riguarda la centrale elettrica e ciò ci mette nelle condizioni di potere asserire che il laboratorio potrebbe essere trasferito nella nuova sede. Sappiamo, altresì, che si sta lavorando in maniera alacre anche per quanto riguarda il ripristino dell’impianto di climatizzazione nelle sale operatorie e sembra che il problema dovrebbe essere risolto al più presto. Lo ribadiamo: continueremo a vigilare sino a quando il trasferimento non diventerà effettivo. Se, però, dovessimo comprendere che, soltanto per questioni meramente elettoralistiche o politiche, qualcuno dovesse decidere di rinviare l’apertura, allora ci opporremo con tutte le nostre forze e stavolta seriamente porteremo in atto una protesta forte”.

di Redazione26 Apr 2018 10:04
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