On. Nino Minardo (FI) “Sintesi ancora possibile a Ragusa sia in FI che nel centrodestra. Dividendoci facciamo solo gioco avversari”

Dopo giorni di febbrili trattative e di serrati incontri, l’On. Nino Minardo ha deciso di intervenire sulla vicenda legata alla triplice candidatura avanzata dal centrodestra in vista delle imminenti amministrative a Ragusa.
“A Ragusa viviamo un paradosso: abbiamo in campo, sotto le insegne del centrodestra, tre candidati tutti di assoluto valore, affidabilità e qualità politica e personale; una chiara dimostrazione che la coalizione è pronta a governare la Città con le sue migliori risorse.
Come è normale che accada in questi casi, soprattutto in presenza di un’offerta così ampia e qualificata, si è sviluppato, non solo nella coalizione, ma soprattutto in Forza Italia un serrato dibattito che ha visto protagonisti sia le varie componenti cittadine che i parlamentari e, naturalmente, i vertici del partito.
Il segnale che oggi voglio lanciare senza equivoci è quello della distensione, della ricerca di una unità nella quale ciascuno abbia il proprio ruolo e possa dare il giusto contributo alla città, ma soprattutto, all’interno della quale si lavori non per consumare piccole ripicche quanto per regalare un nuovo sogno ai cittadini ragusani, prostrati da 5 anni di inutile governo grillino.

Per queste ragioni chiedo agli amici Mauro e Ragusa, ma soprattutto a Tumino, Migliore e Cassì, di capire se e come possano esistere le condizioni per arrivare, sin dal primo turno, ad una sintesi produttiva ed efficace che dia il senso di vera coalizione e, soprattutto, consenta all’intero centrodestra e alle varie e importanti componenti civiche di articolare una proposta unica e condivisa in regime di assoluta democrazia.
Se ciò non fosse possibile andremmo incontro ad una sorta di primarie al primo turno ma correremmo il rischio concreto di favorire un secondo turno tra i poli avversari.

È per queste ragioni, senza posizioni preconcette o di ostilità nei confronti di alcuno, che propongo ai candidati potenziali un ulteriore sforzo nel tentativo di trovare in maniera rapida programmi comuni, candidati condivisi e scelte che non mortifichino nessuno ma, al contrario, valorizzino ciascuno dei possibili candidati, nella consapevolezza che l’unità trasforma i candidati in eletti, le divisioni rischiano di compromettere un risultato che sembra veramente a portata di mano”.

di Redazione27 Apr 2018 11:04
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