L’Asp decide di modificare il servizio RSA a Comiso e 40 lavoratori vengono licenziati
Sono circa 40 i lavoratori in capo alla Medicare che, dal prossimo 7 maggio, perderanno la propria occupazione dopo che l’Asp 7 ha deciso di modificare la gestione del servizio della Rsa di Comiso. La denuncia arriva dal segretario territoriale di Ragusa della Fisascat Cisl, Salvatore Scannavino, che, assieme a Franco Rocca della Uil Funzione pubblica, ha inviato una richiesta al commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale, Salvatore Lucio Ficarra, e al prefetto di Ragusa, Filippina Cocuzza, avente ad oggetto l’attivazione della procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi della legge 146/90 che prelude alla proclamazione di uno sciopero vero e proprio. “La determinazione dell’Asp – scrivono i sindacalisti nella nota – è di garantire il servizio in oggetto con risorse interne. E tutto ciò creerà un problema sociale non indifferente in quanto le unità lavorative coinvolte che perderanno il posto di lavoro sono circa una quarantina tra lavoratori subordinati e parasubordinati. Come organizzazioni sindacali siamo, però, convinti che un confronto tra tutte le parti coinvolte possa essere risolutivo al fine di individuare ogni possibile soluzione tesa ad evitare questo vero e proprio dramma sociale. Ecco perché proclamiamo lo stato di agitazione e contestualmente chiediamo alla prefettura di volere avviare la procedura obbligatoria di raffreddamento e conciliazione. Il nostro auspicio è che la vertenza possa essere ammantata di ragionevolezza e che si possa decidere tutti assieme quale la strada migliore per evitare questa emorragia occupazionale”.