Il centro storico dopo 5 anni di Giunta Piccitto, l’analisi di Gianluca Morando

“I cinque anni del sindaco Piccitto stanno per volgere al termine. Ed è opportuno tracciare un bilancio, il più possibile onesto e aderente alla realtà, su quanto accaduto nei centri storici cittadini. A Ibla è proseguito un trend già consolidato di presenze, pur senza eccezionali picchi, mentre a Ragusa superiore la disattenzione a certi fenomeni non è servita a fare invertire la tendenza. Ma, soprattutto, manca l’applicazione dello strumento principale, il Ppe”. E’ il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, a fotografare una realtà su cui tutti, adesso, in campagna elettorale, sembrano volere scommettere. “Partendo da Ibla diciamo che è stato consolidato l’esistente – chiarisce Morando – cioè si è lavorato per non dormire sugli allori favorendo l’incoming anche se il problema sostanziale, purtroppo, resta sempre lo stesso di cinque anni fa. Cioè i turisti arrivano, guardano e vanno via. Spesso senza spendere neppure un euro. Non c’è turismo stanziale, sono in pochi, percentualmente, a pernottare. O perché portati a visitare il quartiere barocco dai tour operator nel giro di poche ore o perché c’è chi si accorge che, da quelle parti, c’è poco da fare. Mettere a sistema le varie realtà esistenti non è facile. Qualcosa si è fatto con il protocollo per la fruizione turistica delle chiese. Interessanti anche i lavori di riqualificazione del Giardino ibleo. Ma molto altro si sarebbe potuto fare con un’adeguata programmazione. Diciamo che l’impegno dell’Amministrazione Piccitto in questo ambito strappa la sufficienza”.
Per Morando, invece, è stato assolutamente insufficiente l’operato per il centro storico superiore. “Sì, è vero – continua – negli ultimi tempi stiamo assistendo ad interventi di riqualificazione di alcune arterie stradali oltre che al rifacimento della rete idrica. Ma quello che, in realtà, è mancato alla Giunta Piccitto è stata la mancanza di una visione, capire che tipo di centro storico superiore creare. Nei fatti, mancava il Piano particolareggiato dei centri storici cinque anni fa, e manca ancora adesso nell’attuazione, sebbene ulteriori passi in avanti siano stati compiuti. Ma ai cittadini questo interessa fino a un certo punto. Se devo ristrutturare una casa del centro e non posso unirla a un’altra per renderla più confortevole perché non ho gli strumenti, ecco che la possibilità di avviare una seria riqualificazione di vaste porzioni del centro storico non può prendere quota. Ed ecco perché queste stesse porzioni continuano ad essere preda del degrado. Un fenomeno, è chiaro, di cui la Giunta Piccitto non ha colpa. Ma non ha fatto niente, in questi cinque anni, per cercare di invertire la tendenza. E a nulla sono valse le varie iniziative promosse di quando in quando per animare quest’area della città. Il problema da risolvere è molto più sostanziale. Ed era necessario intervenire in maniera decisa. Con il fioretto si può fare davvero poco. Era una scommessa che questa Giunta si sarebbe dovuta intestare sin dall’inizio. D’altronde tutti i centri storici della città sono quei posti in cui i nuclei abitativi acquisiscono più valore. Solo qui a Ragusa, accade il contrario. Qualcosa che non funziona, quindi, deve esserci. Non è stato fatto un solo tentativo allo scopo di rivedere le cose. E, quindi, il degrado ha continuato ad imperare. I ragusani che ne hanno avuto la possibilità hanno preparato le valigie per emigrare in periferie sempre più affollate. Davvero un peccato perché qualcosa si sarebbe potuto fare. E da questo punto di vista l’attuale esecutivo merita, purtroppo, una sonora bocciatura”.

di Redazione12 Apr 2018 10:04
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