Zorzi: “La buona scuola di Renzi va abolita”

Il Consiglio comunale di Vittoria ha approvato ieri sera una mozione a supporto della piattaforma programmatica degli insegnanti siciliani. Un documento che sarà inviato ai parlamentari iblei affinché si possa procedere, con il nuovo Governo nazionale, al superamento della cosiddetta “Buona Scuola”, tanto cara a Renzi, ma che ha gravemente compromesso la continuità didattica, presupposto indispensabile per un’offerta formativa di qualità. Una legge che ha destabilizzato anche numerose famiglie imponendo il trasferimento di molti insegnanti verso il Nord, a chilometri di distanza dai propri affetti.
“Sono state delle vere e proprie migrazioni forzate al Nord che hanno danneggiato studenti e docenti, dopo anni di precariato irrisolto – commenta Valeria Zorzi, candidata per il Centrodestra alla Camera dei Deputati al collegio uninominale di Ragusa – Nonostante le proteste degli insegnanti, le procedure per l’assegnazione delle cattedre sono avvenute senza tener conto delle esigenze familiari ed organizzative. Ci si è affidati ad un algoritmo per imporre l’esodo, condizionando intere comunità e creando solo disagi. Ecco perché il Consiglio comunale di Vittoria ha preso atto della piattaforma programmatica degli insegnanti siciliani che chiedono semplicemente di poter ritrovare la propria dignità, riducendo gli effetti devastanti di una legge semplicemente propagandistica”.
La mozione approvata dal Consiglio comunale di Vittoria chiede al Miur di intraprendere tutte le soluzioni possibili per l’attuazione di un organico che sia utile al miglioramento dell’offerta formativa e che preveda anche un piano di rientro degli insegnanti. La mozione ha visto l’astensione del Partito Democratico che ha parlato di strumentalizzazione da campagna elettorale. “Considerazioni che arrivano da un partito, il Pd, che ad ogni elezione ha sventolato agli italiani lo strumento delle 80 euro di Renzi e che di strumentalizzazione politica può far da lezione a tutti – commenta la Zorzi – Semplicemente va detto che la questione dei docenti danneggiati dalla Buona Scuola è di grande attualità e da più parti, proprio in campagna elettorale, sono giunte segnalazioni e richieste di aiuto a cui abbiamo voluto dare ascolto. E durante gli incontri a cui siamo stati invitati abbiamo assunto l’impegno che con coerenza abbiamo portato avanti. Questa si chiama politica e non campagna elettorale, ma forse il Pd, che fa campagna elettorale 365 giorni l’anno, non conosce la differenza”.

di Redazione28 Feb 2018 16:02
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