Da Liberi Cittadini a Movimento Politico ma poi??
L’avvicinarsi della scadenza elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale ha fatto crescere la passione politica di molti esponenti cittadini, più o meno noti, e quindi la voglia di misurarsi in questa competizione sta diventando una moda.
Non mi fraintendano ne i lettori ne i protagonisti della prossima campagna elettorale: candidarsi ad una carica pubblica è cosa seria ma per risolvere i problemi occorrono competenza ma anche numeri.
Basta guardare quello che è accaduto in questi ultimi 5 anni. Piccitto ha vinto, inaspettatamente, e forse in modo inopportuno visto che non è riuscito a mantenere ne promesse ne gli assessori indicati in precedenza.
Anche i consiglieri di maggioranza, in gran numero per via della legge elettorale, ma poco produttivi e abulici, alla fine sono diventati degli esuli.
Così ad oggi già contiamo tre o quattro candidati in piena corsa, e non abbiamo neanche iniziato a parlare delle difficoltà in cui si sono trovati i Ragusani in questi cinque anni, sferzati dalla crisi ma anche dalla modestia dell’impegno governativo.
Ora arriva la notizia che l’associazione Liberi Cittadini si trasforma. “Da movimento d’opinione a struttura d’impegno politico dopo aver constato l’immobilismo della politica attiva dei servizi, sia in ambito sanitario che sociale, a dare il via ad un dibattito sulla “politica dimenticata”, quella pulita, trasparente e accessibile a tutti, in cui centrale era il benessere della città e dei cittadini”.
Secondo i responsabili di liberi cittadini l’evoluzione dell’associazione, da movimento di opinione a struttura politico-istituzionale, è oggi la logica conseguenza del dibattito e del confronto, sulla condizione politico-amministrativa di Ragusa: su tutto “l’immobilismo”. I cambiamenti promessi, le trasformazioni epocali, la nuova grandezza della città, erano stati solo slogan elettorali. Promesse appunto e non impegni.
Il documento apparso ieri sulla stampa locale è dunque pieno di considerazioni di alto livello nel sociale, nell’etica politica e così via e però non ci spiega come si intende procedere.
Sappiamo tutti che al “cittadino” non si deve suggerire mai quello che sembra giusto perchè, come i per i bambini, farà esattamente il contrario.
E allora bisogna avere un approccio meditato e coerente.
Spezzettare il fronte che dovrà affrontare l’uscente compagine 5 stellata che, al contrario di quelle che sono le regole del movimento, ha creato un suo gruppo di simpatizzanti…….motivati, è completamente sbagliato!
Non si può attendere il primo turno elettorale per procedere ad accordi vari e spartizioni senza poi avere il rispetto della programmazione, seppur minima, che occorre per governare questa città.
C’ è infatti il rischio che al secondo turno vinca la disillusione e l’indifferenza e molti di quelli che hanno votato per un candidato in cui credeva decidano di disertare le urne.
Un film già visto che non può essere mandato in replica per la seconda volta.
Tocca proprio a questi illuminati esponenti della politica locale, pronti a scendere in campo, affrontare l’argomento in tempo confrontarsi sul programma e stabilire percorsi univoci. E’ chiaro che il sindaco lo deve fare uno solo ma c’è spazio per tutti in una squadra che deve avere un solo obiettivo far rinascere Ragusa facendo in modo che sia nuovamente guida amministrativa e politica dell’intero territorio degli Iblei.