Scoglitti lungomare, dopo gli sversamenti di ieri è necessario procedere ai campionamenti

Dopo la pioggia di ieri , preziosa linfa vitale per la natura sempre più in difficoltà, come da consuetudine degli ultimi anni , sono scoppiati i tombini delle fogne sul lungomare “Riviera Lanterna / Gela” di Scoglitti, determinando sversamenti di acque nere sulla strada, nel nostro litorale fino a mare.

Disastri già vissuti nelle scorse estati, episodi che mettono in evidenza le criticità irrisolte e determinano elevati rischi per la salute pubblica e il nostro ambiente.

Dopo l’acquazzone immediato è stato l’intervento della protezione civile, dei tecnici comunali, con assessore e Sindaco a lavoro in prima linea per ripristinare la situazione. Ore intense , lungomare e spiaggia chiuse, una imponente mobilitazione di uomini e mezzi intenti a ripulire e rimuovere lo strato superficiale delle sabbie della spiaggia e spurgare tombini “incrostati” .

Dopo qualche ora tutto “risolto”, con le strade ripulite e la spiaggia riaperta alla fruizione pubblica.

Benissimo verrebbe da dire, ma è a questo punto che il ruolo e la coscienza di noi ecologisti, nell’interesse della collettività, esige azioni e risposte che vadano ben oltre la semplice e superficiale bonifica dagli sversamenti.

Fare Verde Vittoria , nel ruolo di associazione di Protezione ambietntale, dopo gli eventi di ieri , ritiene assolutamente necessario procedere ai campionamenti delle acque del mare, ai carotaggi nella spiaggia per verificare l’estensione e la profondità delle zone microbiologicamente contaminate ed infette, alla delimitazione delle zone contaminate ed interdire la balneazione in attesa dei risultati dei campionamenti.

Comprendendo, il dilemma di complicata soluzione tra il salvaguardare le attività economiche e la tutela della salute pubblica , invitiamo gli amministratori, a mettere in azione ogni precauzione ed attuare tutti i controlli necessari per non compromettere in “ assoluta sicurezza” la stagione turistica.

Auspichiamo nel pieno rispetto dei ruoli istituzionali, l’intervento dell’ Arpa Ragusa e della Capitaneria di Porto, organi terzi competenti nel monitoraggio del documentato inquinamento ambientale riferito all’arenile sopra citato.

Ci rivolgiamo al Sindaco Moscato e all’Assessore Nicastro: in primis salvaguardare la salute pubblica e quella dei bambini, per evitare le esperienze del passato, con decine di casi di gastroenteriti e dermatiti.

La città ed i tanti cittadini sopratutto mamme, legittimamente preoccupate, riguardo la balneabilità e fruizione sicura di mare e spiaggia, attendono risposte documentate.

di Redazione17 Lug 2017 14:07
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