Free Fuel. Un sistema semplice, ma estremamente funzionale. Le foto dei 16 arrestati

Le complesse indagini della Squadra Mobile di Ragusa hanno avuto inizio dalla denuncia dell’amministratore delegato di un’impresa della provincia iblea che commercializza all’ingrosso prodotti petroliferi. Il socio, nonché amministratore dell’azienda, denunciava il furto di oltre 1 milioni di litri di carburante annui; ammanchi questi, che non gli permettevano di poter mai contenere il prezzo del carburante nelle centinaia di distributori da lui controllati, una situazione che a lungo andare lo ha costretto pure a licenziare alcuni dipendenti a causa dei danni subiti.
Dopo mesi di appostamenti, pedinamenti e grazie anche alle intercettazioni ambientali e telefoniche, finalmente gli uomini della Mobile sono riusciti a ricostruire il complesso sistema architettato dai 16 e così, ieri, hanno dato il via al blitz.
Il sistema architettato era molto semplice, ma funzionale a tal punto che gli stessi inquirenti lo hanno definito “tendenzialmente infallibile”. I ladri, infatti, riuscivano a rubare il carburante e poi a rivenderlo senza farsi accorgere dall’azienda proprietaria e fornitrice del carburante che da quella incaricata del solo trasporto dalle raffinerie ai distributori al minuto.
In estrema sintesi: i ladri una volta caricato (legalmente) il carburante sulle autocisterne si dirigevano nell’azienda di manutenzione camion, che era complice e qui veniva perpetrato il furto e la ricettazione dello stesso, molti di questi acquirenti erano noti professionisti della zona di Augusta così come tanti insospettabili. Gli autisti delle autobotti, dipendenti di una delle aziende specializzate in trasporto carburanti, dopo aver rifornito la cisterna presso la raffineria, si spostavano alla “Tir Service” e/o presso “l’autolavaggio industriale” per camion, entrambi complici e presenti nello stesso sito ad Augusta in c.da Ogliastro.
Una volta giunti presso queste due aziende, mettevano in opera una serie di accorgimenti illeciti; ad esempio scaricavano il carburante che avevano all’interno dei serbatoi dello stesso camion, ovvero quelli che servono per alimentare il motore della motrice (i serbatoi contengono fino a 2.000 litri, quindi un ammanco di 200 o 400 sono sempre giustificabili come maggiorazione consumi) oppure prelevavano il carburante direttamente dalle stesse cisterne, perché per i trasportatori di tali prodotti è accettata una tolleranza dovuta all’evaporazione ed all’aumento del volume in base alle temperature, quindi, “giocando” su questa tolleranza, riuscivano a sottrarre altre centinaia di litri all’insaputa dei commissionari del carburante e dei titolari delle aziende di trasporto.
Questo sino a ieri, quando 60 uomini della Polizia di Stato appartenenti alle Squadre Mobili di Ragusa e Siracusa (che ha prestato piena collaborazione agli investigatori iblei titolari delle indagini), a bordo di 25 autovetture, 2 moto ed 1 elicottero, fin dalle prime luci dell’alba, hanno dato conseguentemente esecuzione agli arresti.
Agosta Salvatore, Luca Bellistri, Sebastiano Cacciola, Giuseppe Cappuccio.
primi-4
Fabio Carnevale, Ivan Castrogiovanni, Marco Castrogiovanni, Giovanni Cuddè.
gli-altri-4
Iemmolo Michele, Claudio Iacono, Michele Novello, Saverio Rinaldi.
dodicesimi
Antonio saraceno, Salvatore Spadaro, Daniele Pupillo, Andrea Venuto.
ultimi

di Redazione11 Nov 2016 13:11
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