Chiarezza sulla situazione finanziaria del Comune di Modica

Oggi il Co­mu­ne di Mo­di­ca scon­ta una si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria lunga al­me­no 30 anni. Negli anni 80 l’Ente era di­ven­ta­to un am­mor­ti­z­za­to­re so­cia­le, un Co­mu­ne che do­ve­va solo as­su­me­re senza nes­su­na co­per­tu­ra fi­nan­zia­ria. 55 mila ab­itan­ti di cui mille di­pen­den­ti co­mu­na­li, una si­tua­zio­ne in­sos­ten­ibi­le. Per non par­la­re poi degli anni 2000 quan­do ai 1000 di­pen­den­ti si sono ag­giun­te le mu­ni­ci­pa­li­z­za­te, ro­vi­na di tanti Co­mu­ni in tutta Ita­lia e quin­di sti­pen­di su sti­pen­di. Da quan­do ci siamo in­se­dia­ti ab­bia­mo fatto una fo­to­gra­fia della si­tua­zio­ne del nos­tro Co­mu­ne. Il Co­mu­ne di Mo­di­ca aveva 78 mi­lio­ni di euro di de­bi­ti che sti­a­mo pro­van­do a far di­mi­nui­re e che do­vran­no es­se­re as­sor­bi­ti nei pros­si­mi 30 anni come ci ha con­ces­so lo Stato. Noi ab­bia­mo preso il Co­mu­ne nell’es­ta­te del 2013 con i di­pen­den­ti che do­ve­va­no per­ce­pi­re quat­tro mensilità di sti­pen­di e le ditte che non par­te­ci­pa­va­no alle gare per­ché ri­te­ne­va­no in­af­fi­da­bi­le il Co­mu­ne. Un Co­mu­ne com­ple­ta­men­te in­ges­sa­to con un mutuo da 65 mi­lio­ni di euro che con­ti­nua a pe­sa­re e peserà sulle spal­le dei nos­tri figli, ma, bad­a­te bene, un mutuo che non serve a fare nuovi in­ves­ti­men­ti ma ne­ces­sa­rio a porre ri­me­dio ad uno scem­pio pro­gram­ma­to. Un presti­to da 10 mi­lio­ni di euro con­tr­at­to con la Re­gio­ne per pa­ga­re i net­tur­bi­ni nel 2010 e 2011 che oggi im­pe­dis­ce ai tras­fe­rimen­ti re­gio­na­li di ar­ri­va­re, per­ché tr­at­te­nu­ti a monte per pa­ga­re quel presti­to. Trop­po co­mo­do con­trar­re un mutuo e sca­ri­ca­re le rate su chi ar­ri­va dopo. Gra­zie alla professionalità del nos­tro As­ses­so­re al Bi­lan­cio siamo rius­ci­ti a farci ap­pro­va­re un piano di rie­qui­li­brio che la st­es­sa Corte dei Conti aveva boc­cia­to nell’es­ta­te del 2013. Tra­guar­do tutt’altro che scon­ta­to visto che nello st­es­so gior­no in cui fu ap­pro­va­to il Piano di Mo­di­ca, fu di­chia­ra­to il dis­ses­to per due città im­por­tan­ti come Au­gus­ta e Ta­or­mi­na. Sti­a­mo cer­can­do con gran­di sfor­zi di por­ta­re avan­ti il ri­sa­na­men­to dell’Ente anche se non sarà per nien­te sem­pli­ce. Ad oggi gli unici in­ves­ti­men­ti pos­si­bi­li per lo svi­lup­po della Città sono quel­li pro­ve­nien­ti da pro­get­ti come il Gal, il Gac o l’Agen­da Ur­ba­na, pro­get­ti che ve­do­no Mo­di­ca in prima fila come non era mai suc­ces­so. Fra qual­che gior­no ci sarà fi­nal­men­te il pas­sag­gio alla nuova ges­tio­ne del ser­vi­zio di Net­te­z­za Ur­ba­na che ne cambierà ra­di­cal­men­te il volto, li­be­ran­do­ci da una Ditta con quale siamo stati cos­tret­ti a con­vi­ve­re negli ul­ti­mi 7 anni e che ne ha com­bi­na­te di tutti i co­lo­ri.

di Redazione19 Nov 2016 14:11
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