Piazza San Giovanni teatro di un’imponente retata, bene! Adesso la palla passa all’Amministrazione
Unità cinofile, svariate pattuglie di Polizia, agenti in borghese e pure una volante della Municipale, ieri, dalle 19 sino a notte inoltrata, hanno pattugliato, vigilato e perché no bonificato piazza San Giovanni e le vie limitrofe. Le forze dell’ordine, ieri, hanno effettuato tre arresti e sequestrato un po’ di stupefacenti, ma il risultato più importante dell’operazione di ieri, che si va ad aggiungere a tutte quelle altre che si stanno susseguendo da qualche tempo a questa parte, sta nel controllo di quell’area, che pian piano sta ritornando alla normalità.
La situazione stava diventando insostenibile, come abbiamo raccontato qualche giorno fa in un nostro articolo, ma adesso qualcosa si sta muovendo, per fortuna. Ieri sera, per caso eravamo lì, e così abbiamo potuto monitorare e raccontarvi ciò che è avvenuto, pubblicando in tempo reale il video della retata.
Dopo questo primo intervento, al quale ne sono succeduti degli altri, abbiamo iniziato a chiedere ai presenti (turisti, cittadini e commercianti), che cosa ne pensavano di queste operazioni, il tenore delle risposte è stato pressoché lo stesso: finalmente, era ora, gran lavoro, ci voleva e poi, ovviamente, un grazie alle istituzioni, che hanno recepito ed accolto immediatamente il grido di allarme dei tanti cittadini. “Stiamo rivedendo finalmente le famiglie”, ci ha confidato un commerciante della piazza.
Bene il pericolo adesso è uno solo, quando finirà il clamore mediatico, la piazza ritornerà in mano a quei balordi o sarà finalmente un posto civile dove poter andare a trascorrere, in totale serenità, qualche ora? Vedremo.
Adesso, invece, ci permettiamo di lanciare una proposta all’Amministrazione, certi che non cadrà nel vuoto. Sono anni che si fa un gran parlare della situazione estremamente critica di tutta la zona compresa tra Santa Maria delle Scale ed il viale Europa, tutto quel quartiere in pratica delimitato dal corso Italia, da un lato, e da via Gen. Cadorna, dall’altro. Case vecchie, a volte fatiscenti, date in locazione a canoni risibili, a volte senza contratto, e non si sa a chi. Appartamenti affittati ad una persona, che poi magari lo subaffitta ad altre 4 o 5 persone. Non a caso, le varie “case chiuse”, scoperte dalle forze dell’ordine in questi anni, sono tutte in questo quadrilatero. Che fare? Sicuramente un censimento, sicuramente dei controlli a tappeto, sicuramente combattere l’illegalità che tra quelle vie serpeggia. In parallelo bisognerebbe avviare, magari con importanti incentivi fiscali, un recupero dell’intera zona. Parliamo di restauri e non solo delle facciate, quindi non solo un maquillage della zona. Nell’arco di qualche anno, ne siamo certi, quel quartiere potrebbe diventare una delle zone più interessanti e caratteristiche della città.
Certo, il progetto è ambizioso ed a lungo termine, ma qualcuno dovrà pure iniziare o no?
Tutto un altro discorso andrebbe fatto per la creazione di spazi culturali, spazi sociali, ma non mettiamo troppa carne al fuoco…