Ragusa approva la clausola sociale negli appalti pubblici. Spadola (M5S): “Un atto per lenire gli effetti della crisi economica”
Ieri pomeriggio il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’atto di indirizzo, avente come primo firmatario Filippo Spadola, su “La tutela occupazionale del personale impiegato nelle imprese aggiudicatarie di appalti pubblici banditi dal Comune di Ragusa”. Con l’approvazione di questo atto si impegna l’Amministrazione ad inserire, ove possibile, nei bandi e nelle gare d’appalto, una clausola sociale a tutela dei lavoratori che dovranno essere assunti dalla ditta subentrante ed aggiudicataria dell’appalto.
“La gestazione di questo atto di indirizzo – ricorda il consigliere dei 5 Stelle, Filippo Spadola – è stata lunga ed alquanto travagliata, sono passati circa otto mesi da quella Commissione Trasparenza, durante la quale apparve ovvio il fatto che bisognasse uniformare le clausole occupazionali a tutela della continuità del rapporto di lavoro. Un preciso impegno che oggi questo Comune prende con i suoi cittadini, un impegno che, però, dovrà necessariamente relazionarsi con la legislazione nazionale ed europea che, come tutti sanno, è sovraordinata ai regolamenti comunali, nonostante le dichiarazioni fuorvianti ed erronee di alcuni consiglieri d’opposizione, che fanno finta di non sapere. Questo atto – spiega Spadola – cerca di arginare gli effetti di una crisi economica devastante, che ha fatto registrare in questi anni, da un lato, un aumento esponenziale del numero degli inoccupati, mentre dall’altro lato è stata la causa dei pesantissimi tagli ai trasferimenti delle risorse economiche, da parte di Stato e Regione, agli enti locali, tagli che hanno determinato l’aumento della tassazione locale. L’incancrenirsi di questa situazione ha reso sempre più precaria ed a volte insopportabile la quotidianità di tantissimi nostri concittadini, ecco perché è un nostro dovere tutelare il lavoro”.
“Non posso che ritenermi soddisfatto – conclude Spadola – per come sono andati ieri i lavori d’Aula, con quest’atto abbiamo approvato una misura concreta che va a colmare una lacuna normativa di questo Ente. Mi spiace che la consigliera Castro, di Partecipiamo, sia uscita poco prima della votazione, in fondo era tra i firmatari dell’atto, per fortuna, però, la nostra proposta non è stata oggetto delle solite manovrine ostruzionistiche ordite dalle opposizioni, che, invece, per una volta, hanno lavorato per la città”.