Una proposta per la questione indigenti a Ragusa. La Cgil chiede un incontro con l’assessore Leggio

La Cgil Ragusa ha chiesto un incontro al neo assessore ai Servizi Sociali, Gianluca Leggio, per affrontare la questione dei disoccupati e degli indigenti in città. Un problema di estrema attualità che oggi, dopo la pubblicazione del bando di gara per la gestione dei servizi igienici pubblici, diviene, se fosse possibile, ancor più urgente. Prima di questa gara, voluta dal predecessore di Leggio, la gestione delle ville comunali e dei bagni pubblici era affidata tramite un bando lavoro ad una cooperativa, che si avvaleva dell’aiuto degli indigenti e dei disoccupati, inseriti in una graduatoria apposita. Queste persone, a rotazione, veniva ingaggiate con dei contratti della durata di tre mesi, contratti che gli davano diritto anche di beneficiare della disoccupazione. Ciò con il nuovo bando di gara non sarà più possibile ed allora che fine faranno queste persone? Lo abbiamo chiesto a Michele Mililli del Dipartimento Welfare ed Enti locali della Cgil Ragusa.

“La nostra paura – dichiara Mililli – è che si ritorni ad un sistema assistenzialistico. Bisogna aiutare chi vive un momento di difficoltà, ma l’aiuto economico non può esser dato senza una contro prestazione. Quando incontreremo l’assessore Leggio, gli presenteremo un documento con 10 proposte, un protocollo, al fine di affrontare questa emergenza. Tra le proposte di questo documento vi sono opere di piccola manutenzione o ristrutturazione (scuole o edifici pubblici) o la cura e la gestione delle aree verdi, come, ad esempio, la vallata o la pulizia della zona industriale. Un progetto – continua Mililli – contenuto in questo protocollo, e a nostro modo di vedere estremamente interessante, è quello che riguarda il censimento ed il recupero degli immobili di proprietà del Comune. Non dimentichiamo, infatti, che tra questi indigenti e disoccupati ci sono validissimi operai (giardinieri, carpentieri, falegnami ecc.). Se si riuscisse a realizzare questo progetto, raggiungeremmo due obiettivi, da un lato dare un lavoro a queste persone e dall’altro lato affrontare il problema dell’emergenza abitativa, che, da qualche tempo a questa parte, sta investendo drammaticamente anche la nostra comunità”.

Nel corso dell’incontro, gli esponenti della Cgil faranno pure un’altra proposta a Leggio: istituire il baratto amministrativo, un’esperienza già avviata in altre città, come ad esempio a Milano, che sta dando ottimi risultati. Un progetto che prende spunto dal medesimo principio: alleggerire il carico fiscale sulle famiglie meno abbienti in cambio di servizi resi alla comunità. “Un’idea ambiziosa – conclude Mililli – che andrebbe inserita in una più generale rivisitazione del sistema fiscale. Bisogna rendere più equa la distribuzione del reddito, tramite l’utilizzo della leva fiscale. Occorrerebbe renderla più progressiva solo così sarà più giusta”.

di Redazione03 Mag 2016 18:05
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