EX PROVINCIA. ENNESIMO FALLIMENTO: LUCI SPENTE ANCHE NEGLI INCROCI STRADALI
La chiamano criticità finanziaria, ma non è crisi quella che stiamo vedendo. Davanti a noi c’è solo un bestione accasciato a terra, senza vita, che ha schiacciato, nel suo morire, la comunità iblea e le esigenze primarie dei cittadini.
Come il tristissimo finale di un film dove l’inquilino, prima di abbandonare la casa, stacca il contatore della luce e poi fugge via chiudendosi l’uscio alle spalle, i dirigenti dell’ex Provincia stamane hanno inviato una lettera al Comune di Ragusa per informarlo di aver dato disposizione di spegnere le luci di tutte le strade e incroci di competenza dell’ente (https://goo.gl/gVrwOJ).
Quasi di nascosto, con un linguaggio burocratese, lei fu provincia, se la svigna, si leva dall’impiccio, taglia i servizi, e, soprattutto, nasconde la verità ai cittadini. Nel giro di un anno, in attesa della farsa/riforma delle province, tutto è andato a rotoli: nessuna manutenzione stradale, le scuole superiori private delle risorse economiche anche per le necessarie manutenzioni e lasciate al freddo, gli studenti disabili costretti a casa, ed ora anche la luce delle strade che viene spenta. È il buio, è il coprifuoco, è il pericolo persino nella circolazione stradale! È l’apparato pubblico che abbandona i cittadini che, senza tutela, senza sicurezza, dovranno assistere a questo profondo tradimento. A loro rischio e pericolo dovranno percorrere strade ed attraversare incroci senza neanche più illuminazione pubblica. Non esiste la Provincia, perché non esistono una Regione e uno Stato degni di questo nome.
È crollato un sistema, morale, politico e amministrativo: tutto è saltato per mancanza di valori, progettualità, onestà.
A cosa serve questo governo Crocetta? Con chi interloquire?Bisogna rifiutare questa spirale di regresso e cercare in tutti i modi di ristabilire la “normalità”, una normalità che non trascuri i disabili, che permetta di mandare i figli in scuole efficienti, e di guidare su strade sicure.
Anche questa è libertà.