Iacono: “Si viene uccisi da tutti, dai servi e dai padroni”. Il suo giudizio durissimo sulle elezioni. Il video
“Nel tempo dell’inganno la verità è un fatto rivoluzionario. La libertà è solo nella verità, chi fugge la verità, non sarà mai libero. Anche questa sera abbiamo assistito a pochi episodi di nobiltà e a tanti episodi di miseria”. Così Iacono nel suo intervento in Aula, poco prima dell’elezioni per il presidente del Consiglio comunale.
Cita Pirandello, Socrate, Martin Luther King e Oriana Fallaci. Difende la sua scelta eclatante, rivendica le sue dimissioni in difesa della sua terra contro una legge ingiusta. Lui è il rivoluzionario, non è un eroe, ma un rivoluzionario, che in nome di una causa suprema dimentica tutto, dimentica se stesso. “Il rivoluzionario – dice – è un uomo condannato in partenza, non ha legami, affetti, interessi, ha solo un fine: quello supremo, quello generale”.
Non se lo aspettava, si sente tradito dai suoi compagni, si sente pugnalato alle spalle e dice, citando il libro della Fallaci dedicato al suo grande amore, il rivoluzionario greco Alexandros Panagulis, “Si viene uccisi da tutti, dai servi e dai padroni”.
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