Lavima (Udc): “Con le royalties si vivacchia, la vera sfida è la programmazione comunitaria”

“Sono tutti concentrati sulla querelle riguardante le royalties delle estrazioni petrolifere nel territorio della ex provincia in una disputa campanilistica ed anacronistica per la spartizione di qualche milione di euro, il cui risultato sarà quello di continuare a vivacchiare sia per il Comune di Ragusa che per gli altri Comuni che beneficerebbero di una parte, mentre non si guarda al vero strumento di sviluppo di questo territorio che può veramente incidere sul futuro. E non solo del Comune di Ragusa e degli altri Comuni interessati”. E’ la riflessione fatta dal segretario provinciale dell’Udc di Ragusa, Pinuccio Lavima, che spiega a cosa fa riferimento. “La nostra intera area – sottolinea Lavima – deve essere interessata a una specifica progettualità per potere beneficiare di fondi veramente importanti, rispetto agli spiccioli delle royalties, come quelli contenuti nel Pon e nei finanziamenti diretti Ue, per i quali sono stati assegnati oltre 2 miliardi di euro alla Sicilia che da qui a qualche mese saranno disponibili con il Piano di sviluppo rurale “Psr” 14/20 dell’Ue e all’interno dei quali il territorio del libero consorzio può e deve giocare un ruolo da protagonista. Si tratta però di approcciare con una nuova mentalità la mission verso la quale l’intera classe dirigente deve aprirsi adeguandosi alle nuove sfide in un mercato di globalizzazione, per essere adeguatamente competitivi ed innovativi. Le tre direttrici delle Aree metropolitane, dei Beni culturali e Turismo, della ruralità e dell’agroalimentare vanno interpretate, elaborate e progettate perché questa è la strada maestra. L’invito, pertanto, è quello di superare sterili polemiche campanilistiche e unire le forze in questa che rappresenta la vera sfida innovativa del prossimo decennio”.
“Chi sarà capace di cogliere queste nuove opportunità – aggiunge Lavima – potrà beneficiare di questi innovativi strumenti che costituiscono la sfida dei prossimi anni determinando il progresso e il reale sviluppo territoriale sud orientale della Sicilia. L’alternativa è l’ulteriore regressione. Continuare con la disputa campanilistica di questi giorni ci costringerebbe ad essere legati e soggetti all’assistenzialismo con risorse sempre più esigue per non dire esaurite”.
“Rivolgiamo, infine – conclude il segretario provinciale dell’Udc – un appello al commissario del Libero Consorzio Dario Cartabellotta affinché si faccia urgentemente promotore di un incontro coinvolgendo la deputazione, i sindaci, i presidenti dei Consigli comunali, la Camera di commercio, le forze politiche sindacali e imprenditoriali, le associazioni di categoria e professionali, tecnici ed esperti del settore per porre le basi sulle quali costruire il futuro di questo territorio”.

di Redazione25 Feb 2016 14:02
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