La denuncia del M5S di Comiso: “L’indifferenza di un sindaco, contro ogni buon senso”
In estate avevamo segnalato al nostro sindaco, Filippo Spataro, la situazione di abbandono in cui
versa il cantiere del costruendo campo polivalente, sito lungo la intersezione del viale delle
Americhe e via Sandro Pertini.
Un’opera pubblica che doveva essere completata in “soli 70 giorni” nel 2014 ma che, invece,
continua a rimanere un “cantiere sospeso” per chissà quali ragioni.
Un cantiere che ben mostra pericolose insidie per la sicurezza pubblica. In estate le sterpaglie
avevano quasi avvolto la struttura in plastica, lasciata irresponsabilmente con le porte aperte: il
cantiere era privo di recinzione e nell’area vi erano – e continuano ad esserci – pericolosi tondini
di ferro che aspettano soltanto il primo malcapitato di turno.
Avevamo effettuato una segnalazione al sindaco per mezzo della Polizia Municipale, ottenendo
da Spataro solo una risposta insensata con la quale, come spesso accade, si scrollava la
responsabilità affermando che il “Il cantiere che si sta occupando del completamento del campo
non ha ancora consegnato i lavori a questo Ente, per cui, esula da qualunque responsabilità del
comune lo stato in cui versa”.
Ovviamente niente di più falso poteva essere detto da un sindaco: bastava poco per potersi
opportunemente informare che esiste una sentenza, CORTE DI CASSAZIONE PENALE Sez. IV,
21/04/2006 (UD.29/11/2005), Sentenza n. 14180, la quale in sostanza afferma che il sindaco deve
supplire all’eventuale inerzia o all’impossibilità concreta di agire sollecitamente da parte della
ditta appaltatrice dei lavori.
Dopo questa infelice dichiarazione, forse portato alla realtà da qualcuno, il Sindaco sollecitava
l’impresa esecutrice dei lavori che provvedeva a dare una sistemata parziale dell’area,
predisponendo una recinzione, molto precaria, in plastica traforata sostenuta da tondini di ferro.
Ovviamente, un cantiere non si recinta con una rete utilizzata per lavori temporanei, destinata ai
primi venti a staccarsi dai sostegni, facendo tornare l’area di cantiere pericolosamente a contatto
con l’area pubblica in cui transitano le persone ignare dei pericoli su di essa insistenti.
Oggi, l’area si presenta più pericolosa rispetto alla passata estate, come testimoniano le foto:
le porte della struttura continuano a rimanere irresponsabilmente e inspiegabilmente aperte,
insistono pericolosi ferri e rifiuti che deteriorandosi vengono a contatto con le persone.
Stanchi di questa continua trascuranza, ricordando ancora una volta la perdita del PalaRoma e che
nessun responsabile ha mai pagato per quel gesto, in questi giorni abbiamo inviato una lettera
al PREFETTO di RAGUSA, consapevoli del suo ruolo centrale nelle materie dell’ordine e
della sicurezza pubblica. Infatti, se da una parte, con la Legge n.125 del 24 luglio 2008 sono
stati conferiti nuovi poteri ai Sindaci in tema di sicurezza urbana, tuttavia sono stati mantenuti in
capo al Prefetto compiti di vigilanza e poteri sostitutivi.
Abbiamo informato anche l’A.S.P N° 7 “- SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA
NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (S.Pre.S.A.L.)” della situazione di pericolo che la città di
Comiso sta vivendo grazie al disinteresse di questa amministrazione.
Speriamo che il campo Polivalente torni finalmente alla normalità in termini di sicurezza e che
vengano effettivamente tutelati sia la struttura sia le persone che transitano nella zona.Attendiamo anche dal Comune di Comiso delle risposte in merito al completamento e messa in
funzione di una struttura che la città attende ormai da tempo auspicandoci che la stessa non
rappresenti l’ennesimo spreco di denaro pubblico.