Non c’è problema!!!!

Riceviamo e pubblichiamo

Affollata conferenza stampa stamattina all’ASP di Ragusa. Di ritorno dalla Conferenza dei Direttori Generali di ieri in Assessorato alla Salute, il Direttore Generale Dr. Maurizio Aricò, insieme al Direttore sanitario, dr. Giuseppe Drago e al Direttore amministrativo, dr.ssa Elvira Amata, ha esordito rappresentando quanto sia importante, per l’Assessore regionale alla Salute Dr. Baldo Gucciardi, la comunicazione in sanità, in particolare,  con riferimento ai casi di “ipotetica” malasanità. Infatti, l’Assessore ha  sottolineato che, oltre a  fare buona sanità, occorre sapere comunicare le informazioni necessarie per evitare allarmismi nella collettività.«I fatti devono esser spiegati – ha detto il Direttore – perché non c’è niente di misterioso e da nascondere. Ciò serve a rassicurare la popolazione. Il mio pensiero va soprattutto a quelle persone che dovranno andare in sala operatoria nei prossimi giorni.»Il Direttore Generale ha poi voluto condividere, con la Stampa presente, l’analisi dei dati relativi all’attività chirurgica del reparto di Ragusa, proprio perché i dati sono un modo  diretto per  affrontare il problema e trovare delle risposte.La Direzione aziendale ha rivalutato i dati, disponibili sui flussi informativi regionali, sulla attività nel 2015, in cui la struttura è andata incontro ad una riorganizzazione profonda. «Nel periodo da maggio 2015 fino a dicembre 2015 nella Chirurgia di Ragusa sono stati operati 429 pazienti. Si è trattato di interventi complessità elevata (peso medio 1.5451). In questo periodo sono deceduti 14 pazienti  (pari al 3.2%).Come confronto, nell’intero 2014 sono stati operati 439 casi, con un indice di complessità inferiore (pari a 1.183) ed un numero totale di decessi di 20 (pari a 4.5%)».In conclusione quindi la Chirurgia del P.O. di Ragusa ha aumentato notevolmente, a seguito della riorganizzazione eseguita, il volume di attività chirurgica, avendo completato in otto mesi un numero di interventi comparabile a quanto in precedenza si era fatto nell’intero anno 2014. La complessità di questa attività è assai significativamente aumentata, dimostrando che sono stati eseguiti interventi più complessi, in prevalenza in pazienti oncologici, che in precedenza si rivolgevano a strutture extra provincia se non extra regione. Il tasso di mortalità dei pazienti sottoposti ad intervento, seppure globale e non strettamente correlato alla procedura – quindi gravato da fattori quali complicanze di comorbidità, ulteriori e diversi dalla procedura chirurgica, si registra non solo non in aumento, ma addirittura in diminuzione – seppure non in maniera statisticamente significativa – rispetto a quanto osservato nel periodo precedente, 2014, durante il quale è documentato  che la complessità delle attività era inferiore.Statistiche internazionali documentano che il rischio di mortalità per pazienti chirurgici è stimato in almeno il 4,5%, qualunque sia la causa e la modalità dell’intervento; inoltre per interventi d’urgenza – come molti di quelli in esame – il rischio va oltre il 7%, a prescindere da fattori di rischio addizionali; così pure per pazienti che hanno richiesto la degenza post-operatoria in terapia intensiva – come praticamente tutti quelli oggetto di valutazione specifica-, per cui il tasso sale oltre il 7%.Il Direttore ha anche fornito informazioni sul concorso per la copertura del posto di Direttore dell’U.O.C. di Chirurgia che, nell’arco di qualche settimana,  porterà a termine i propri lavori.

 

 

 

di Redazione19 Gen 2016 21:01
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