Calcio: Ragusa di nuovo sconfitto al Selvaggio, grande New Team ad Aragona, buon Marina a Palma
Sotto la pioggia, davvero quattro gatti, forse perfino solo tre, al Selvaggio (fondo campo alla frutta: quanto, tra allenamenti e gare di tre squadre potrà sopportare ancora ?) per la nuova sconfitta interna del Ragusa. Apparsa immeritata come le due precedenti, ma dalle conseguenza molto più gravi sulla classifica, che adesso vede a rischio non più solo la posizione ma anche la stessa permanenza nella griglia dei play off. Lo scontro diretto con la vice capolista, molto atteso dagli azzurri per iniziare il nuovo anno con un successo che avrebbe segnato la ripresa del viaggio, è andato ad un Licata attento, bravo sia nello sfruttare un rimpallo favorevole e trasformarlo in gol da pochi passi sia nel difenderlo con buona disinvoltura: ma ancora una volta non mancano attenuanti (molte e di rilievo) per l’undici di Utro, di nuovo costretto a seguire la gara nella solitudine dello squalificato in tribuna B (dal lato opposto dei dieci ultras licatesi). L’elenco di tali attenuanti è lungo: il portiere titolare squalificato, il sostituto indisponibile, l’assenza di Sella (terzo ed ultimo riposo forzato per squalifica), le non buone condizioni fisiche di alcuni elementi e la sfortuna, davvero tanta nel rimpallo che ha dato origine alla rete di Bonvissuto. Aggiungiamoci il nervosismo per un arbitraggio tra i peggiori visti da tempo, innanzitutto sul piano dell’autorevolezza (assurdo l’assoluta indifferenza per le irritanti, sistematiche perdite di tempo del portiere ospite (per il resto molto bravo e decisivo in due occasioni). Però, scesi fino al quinto posto in condominio e col S. Croce appena un punto sotto, è chiaro che la situazione impone la massima attenzione e, innanzitutto, il recupero del potenziale: che rimane di tutto rispetto ma che al momento, come negarlo, è dispiegato in percentuale molto ridotta. Perché, pur costruendo molto e piuttosto bene in un discreto primo tempo ed in una ripresa dominata dal principio alla fine, ha fruttato solo due bombe di Iozzia e Iabichella (da fuori) salvate da due grandi interventi di Tilaro, una serie di calci d’angolo, parecchie mischie in attacco e l’ultima occasione con Grupposo proprio in chiusura. Non molto, in effetti e, soprattutto, non abbastanza per rimediare. Chiudiamola qui: ribadendo che la squadra di sicuro è in grado di riprendersi e risalire la china, ma deve farlo subito per non correre rischi. Prosegue invece il momento d’oro esterno di New Team e Marina (appaiato a quota 19 punti), che hanno messo a profitto la seconda trasferta di fila raggiungendo una posizione di assoluta tranquillità. La New Team è passata con indiscutibile merito ad Aragona, rimontando nella ripresa lo svantaggio grazie alla doppietta di Kalfouni e legittimando il successo con il buon gioco ed una netta supremazia: sul conto dei giallo neri anche varie occasioni e la rete, apparsa regolare, annullata a Vicari. In casa di un Palma alla ricerca disperata di punti, in rete sull’unica azione del primo tempo, pareggio in rimonta del Marina a metà ripresa (rigore di Leone, anche una traversa al suo attivo). Un punto senza dubbio importante, che conferma l’ottimo momento della formazione guidata da Gianni Gurrieri, ma che lascia un bel po’ di amaro in bocca per la superiore qualità di gioco espressa e per il volume di azioni create.