L’ordine dei commercialisti sul “Sovraindebitamento e procedure per l’esdebitazione”

“Una procedura estremamente valida soprattutto per il nostro territorio. Perché riguarda soggetti non fallibili che non possono usufruire di procedure alternative come il concordato. Tra questi, ad esempio, le imprese agricole che, in ambito locale, sono caratterizzate da una forte patrimonializzazione che deriva da un accrescimento familiare degli immobili e che, sempre più spesso, negli ultimi tempi, si sono trovati nella condizione di non potere disporre di qualche migliaio di euro per potere pagare i propri debiti”. Un’analisi lucida, attenta, strettamente ancorata alle problematiche che attanagliano l’economia locale, quella portata avanti ieri pomeriggio in occasione del seminario di approfondimento promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per la circoscrizione del Tribunale di Ragusa sul tema de “La procedura per la composizione della crisi da sovraindebitamento”, con particolare riferimento al fatto che i commercialisti possono diventare attori nella gestione della crisi tra funzione professionale e funzione sociale. “Durante questo mese di novembre – ha detto il presidente dell’Ordine, Daniele Manenti, in apertura dei lavori – ci stiamo occupando di approfondire l’utilizzo di tutti quegli istituti che, nell’intenzione del legislatore, dovrebbero aiutare i piccoli imprenditori che non riescono a pagare i propri debiti. Debiti che possono essere di natura tributaria, mutui o rate insolute per utenze. C’è la possibilità di utilizzare questi istituti giuridici che consentono al debitore, o in questo caso al consumatore sovraindebitato, di potere riavviare la propria attività ristrutturando il proprio debito anche attraverso il meccanismo della esdebitazione, con il debitore che viene liberato dai debiti che non sono stati pagati”. A relazionare sull’argomento Alfio Pulvirenti, commercialista e componente del Consiglio direttivo della fondazione Adr commercialisti, Giovanni Giurdanella e Rita Trovato, avvocati, e Giuseppe Buscema, commercialista. Tra gli enti che possono gestire gli organismi appositamente strutturati per la gestione della crisi ci sono gli ordini professionali. Ecco perché la Fondazione Adr si sta occupando di costituire una rete tra tutti gli Ordini che hanno intenzione di dare vita a questi organismi e a gestire le crisi da sovraindebitamento. Un piccolo agricoltore, ad esempio, può recarsi presso l’Ordine dove è organizzato un Occ, organismo di composizione della crisi, e qui gli sarà assegnato un professionista gestore della crisi che lo accompagnerà nelle procedure per liquidare il patrimonio oppure per dare vita a una proposta ai creditori che, se omologata dal Tribunale, consentirà al soggetto di esdebitarsi. Il seminario di approfondimento di ieri ha avuto anche un carattere divulgativo perché è sempre più importante che le finalità di questi strumenti possano trovare larga diffusione in seno all’opinione pubblica.

(nella foto: da sinistra Giurdanella, Trovato, Manenti, Pulvirenti, Buscema)

di Redazione24 Nov 2015 12:11
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