A proposito del presidente del Consiglio Giovanni Iacono

Continuando a rifiutare l’idea che un assessore possa dimettersi per un singolo articolo di giornale, abbiamo raccolto diversi pareri e abbiamo elaborato alcune ipotesi per trovare una giustificazione a un atto che, non solo a noi, è apparso non tanto come una decisione ben ponderata, quanto piuttosto l’esito di una macchinazione ben architettata. Tra quelle che abbiamo pubblicato – e altre forse ne pubblicheremo – ce n’è una che riguarda Giovanni Iacono. Per farla breve: abbiamo immaginato che la scelta ultima dell’ex assessore possa tornare utile al movimento del presidente del Consiglio per rinsaldare l’alleanza con il Movimento 5 Stelle, poter guadagnare un posto in più in giunta e quindi gettare le basi necessarie alla futura campagna elettorale.
Apriti cielo! Il solitamente algido Iacono se l’è presa parecchio e ci ha mandato una piccata replica nella quale pretende di dimostrare che la nostra ipotesi è falsa. Un po’ come se noi l’avessimo spacciata per verità assoluta. Forse Iacono si è risentito – legittimamente – e ha momentaneamente dimenticato il significato intrinseco del lemma “ipotesi” che, per definizione, è un ragionamento congetturale che nasce in carenza di dati certi e che ha necessità (questa volta sì con i dati certi) di essere confermato o confutato. Lo possiamo capire, quando si viene toccati sul vivo si dà importanza anche alle inezie.
Mentre noi, con la massima onestà, abbiamo presentato ai lettori la nostra elucubrazione proprio come una semplice teoria, Iacono, da parte sua, pretende di dimostrarne l’infondatezza utilizzando come prova gli altrui commenti alla stampa in occasioni ormai lontane nel tempo e dichiarandosi estraneo a tutto. Certo, bisognerebbe supporre che negli anni le idee e le posizioni non possano mutare mai oppure che nel funzionamento della politica non esistano che strategie e tattiche immediatamente cristalline. Ma ammettere che non è così è il peccato originale, la politica “nuova” non si fa certamente in questo modo. A noi, però, quelli del M5S ibleo o gli esponenti di altri gruppi ragusani ci sembrano politici degni non della vecchia Democrazia Cristiana, ma proprio della cerchia del Cardinale Richelieu.
In ogni modo, Iacono ci tiene a precisare e ribadire che con l’affaire Campo non c’entra nulla. Ne prendiamo atto, però ci viene da pensare: “excusatio non petita…”.

di Leandro Papa25 Nov 2015 12:11
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