Caporalato e violenza nelle campagne, l’analisi di Francesco Aiello
Riceviamo e pubblichiamo.
“Scoprono solo ora il caporalato etnico che sfrutta i lavoratori e impone il pizzo e la violenza in tutte le campagne del Mezzogiorno, Provincia di Ragusa in testa.
Ma ha fatto comodo massacrare Vittoria come sede esclusiva dei mali del mondo.
Finalmente l’informazione comincia a grattare nel sottobosco dell’immigrazione, ma ancora permane l’ossessione mediatica contro Vittoria e il suo territorio.
Questa situazione fa comodo alla logica dello sfruttamento. Come se il fenomeno fosse solo nel vittoriese e si dimentica il contesto generale.
In realta’ sotto accusa rimane il sistema dell’accoglienza a suon di centinaia di migliaia di euro, accoglienza solo per farli dormire parcheggiati nei centri e sfamarli. Ma non vi sono reti formative e protettive non vi e’ integrazione.
40 euro a cranio fanno gola e non c’e’ posto per i non paganti ( paga lo Stato ). Il rigetto degli immigrati che escono dai Centri, per il turn over dei nuovi ingressi, senza tuttavia avere ancora ottenuto il permesso di soggiorno, crea disagi e dispersione nel territorio.
Alla periferia di Scoglitti, dormono tra i rifiuti”.