Stalking a Marina di Ragusa, uomo non può più avvicinarsi alla ex

I Carabinieri di Marina di Ragusa, giovedì, hanno scritto la parola ‘fine’ su quello che era ormai diventato un vero e proprio incubo per una donna quarantaduenne, abitante nella frazione marinara del capoluogo ibleo.
Si tratta di una storia purtroppo non infrequente nelle cronache di questi anni, costellate di episodi di sopraffazione di uomini sulle donne, in quella che è stata ribattezzata “violenza di genere”.
Questa storia andava avanti da circa un anno, da quando la donna, incapace di sopportare oltre l’atteggiamento prevaricatore e soffocante del marito L.G., aveva deciso di chiedere la separazione. La decisione, sofferta, era sembrata l’unica soluzione possibile ad una realtà fatta ormai di continue violenze verbali e fisiche da parte di un marito ossessionato dalla possibilità che la moglie potesse tradirlo.
Una volta, quando la donna aveva già abbandonato il tetto coniugale, l’uomo era arrivato addirittura a denunciare falsamente un furto in atto, richiedendo l’intervento dei Carabinieri presso l’abitazione della moglie, con l’intento di coglierla “in flagrante” in compagnia di un fantomatico amante.
Ultimamente poi, l’uomo – che per altro ha già alcune vicende penali alle spalle – sempre esternando insinuazioni sulle presunte infedeltà della donna, si era spinto sino a minacciarla di morte. Basta questo dato per capire che la situazione sarebbe potuta precipitare, se la donna non avesse trovato la forza di rivolgersi ai Carabinieri. Invece, fortunatamente, dopo mesi di sopportazione, questa forza l’ha trovata.
Gli uomini dell’Arma hanno subito percepito la delicatezza del caso e hanno messo in moto la macchina investigativa. Sono state raccolte testimonianze ed elementi oggettivi che hanno dato forma, giorno dopo giorno, ad un quadro indiziario inequivocabile. Pertanto, senza ulteriori indugi, i Carabinieri hanno chiesto e ottenuto una misura cautelare a carico dello “stalker”, indagato per il delitto di “Maltrattamenti contro familiari e conviventi” aggravato.
Da oggi, non potrà più avvicinarsi alla propria vittima, dalla quale dovrà mantenere una distanza di almeno 100 metri. Altrimenti a suo carico saranno adottate misure ancor più gravi.

di Redazione03 Lug 2015 18:07
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