Sicurezza. A Vittoria, la situazione è insostenibile. L’Assipan: “La nostra categoria è a rischio”

“Considerando quanto sta accadendo a Vittoria (negozi scassinati con la tecnica del “buco”, un commerciante sequestrato dopo l’irruzione nella propria casa da parte di un rapinatore solitario e poi ferito con tre colpi di pistola, senza alcuna esitazione; metodi che denotano l’uso gratuito della violenza) si ha l’impressione che stiamo vivendo una condizione da “arancia meccanica”. Questa è la sensazione di Assipan provinciale di Ragusa per tutta la serie di efferati reati avvenuti a Vittoria e sul territorio ibleo. “Non si può restare insensibili a fatti del genere, annoverando il tentativo di rapina accaduto sabato notte al vicepresidente dell’Ascom comunale di Vittoria, Luigi Marchese – dice il presidente provinciale Assipan, Salvatore Normanno – al rientro, con la famiglia presso la sua casa, un malvivente, nel tentativo di rapina, ha sequestrato tutta la sua famiglia e poi, alla reazione di Luigi Marchese, senza alcuna esitazione, ha sparato tre colpi di pistola in direzione del sequestrato con l’intento di punirne il gesto. Non si può restare insensibili di fronte a tanta violenza gratuita esercitata nei confronti della vittima; tanto più quando tutto questo avviene per pochi soldi”.
“La categoria più a rischio – precisa ancora Normanno – risulta essere quella dei commercianti, soprattutto quelle attività che lavorano con il contante, appunto come i panettieri, facile bersaglio di malviventi d’ogni sorta. Ci chiediamo chi sono questi ultimi e perché agiscono con tale determinazione? Sono episodi ai quali noi imprenditori siamo esposti e siamo interessati a sapere e conoscere. Forse si identificano in sbandati senza lavoro, disperati, elementi criminali locali o provenienti da altre realtà territoriali? Italiani, stranieri, delinquenti isolati o organizzati in bande? Il fatto è che viviamo nell’incertezza più assoluta, ciò nonostante ci interessa capire l’origine e la provenienza di questa recrudescenza criminale che sta investendo in questi giorni Vittoria e il suo territorio. Forse, è da ripensare parte o tutta la strategia relativa alla sicurezza, proporzionandola alle nuove sfide che il territorio, i cittadini, gli imprenditori si trovano costretti ad affrontare”.
“Alcune scelte e provvedimenti risultano positivi ed efficaci sul versante della deterrenza – sottolinea Normanno – difesa passiva, impianti d’allarme e videosorveglianza, presidio costante del territorio da parte delle forze dell’ordine. Altre, forse, andrebbero potenziate: ci riferiamo in particolare ad una attività di intelligence diretta a capire meglio quali dinamiche criminali si stiano sviluppando sul territorio, qual è l’ambiente sociale in cui eventualmente le stesse crescono e si radicano. Non vogliamo invadere le aree di competenze della magistratura e delle forze dell’ordine, a cui va il nostro senso di gratitudine. Non abbiamo certamente la pretesa di fare l’altrui mestiere, né la pretesa di saperne più degli organi preposti. Certo è che non possiamo nasconderci e tacere: per questo chiediamo con forza che dalle parole, tutte belle, giuste e appropriate, si passi ai fatti, e si diano le attese risposte. Prima fra tutte chiamiamo in causa la politica per l’inasprimento delle pene previste dal Codice penale e la certezza della condanna. Diversamente saranno sempre di più le persone, i cittadini che si chiuderanno in loro stessi, perdendo la fiducia nelle istituzioni, nella società civile e nella collaborazione con le forze dell’ordine”.

di Redazione11 Giu 2015 11:06
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