La Banca d’Italia lascia Ragusa?
Fisac/CGIL, Fiba/CISL, Uilca/UIL e FALBI/CONFSAL esprimono un giudizio fortemente critico sulla incomprensibile volontà della Banca d’Italia di procedere al depotenziamento della rete delle Filiali seguendo le linee già prospettate nel corso dei precedenti incontri.
II vertice della Banca d’Italia ha deciso di smantellare la rete territoriale, determinando un irreparahile danno per il Paese, per l’Istituzione e per le lavoratrici e i lavoratori. L’incontro di oggi ha fatto registrare un ulteriore allargamento delle distanze tra le parti, confermando l’assoluta assenza di volontà del vertice della Banca d’Italia a confrontarsi con le proposte formulate dal Sindacato. Sul territorio la Banca d’ltalia è riferimento fondamentale per il funzionamento del sistema economico e insieme un irrinunciabile presidio contro la criminalità e l’illegalità!
Fisac/CGIL, Fiba/CISL, Uilca/UIL e FALBVCONFSAL non intendono rassegnarsi al ridimensionamento del ruolo pubblico della Banca d’Italia e non consentiranno che i soliti tecnocrati determinino l’arretramento di una Istituzione da sempre autonoma e di garanzia per tutti i cittadini. Occorre uno sforzo capace di coniugare la necessità di adeguamento al mutato contesto esterno con il fondamentale ruolo dell’Istituto come erogatore di servizi al cittadino e cio può avvenire esclusivamente a condizione che sia preservata una presenza radicata e diffusa sul territorio.
Fisac/CGIL, Fibn/CISL, Uilca/UIL e FALBACONFSAL avvieranno nei prossimi giorni un articolato e prolungato percorso di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori in tutta ltalia, anche con iniziative intese a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni sul grave e irreparabile danno che discenderebbe du un arretramento della Banca d’Italia sul territorio.