Il sindaco di Acate li bistratta e gli Stati generali lo invitano a studiare lo Statuto comunale

Riceviamo e pubblichiamo”.

Ad Acate sapevamo di avere un castello, non sapevamo di avere un imperatore. Questa la riflessione che ci viene spontanea leggendo la risposta a mezzo stampa del sindaco Raffo alla nostra interrogazione. Dice di non voler parlare con noi perché non abbiamo valenza istituzionale. Niente di più falso. Dimentica che all’interno degli Stati Generali sono presenti PD, UDC, NCD, Orizzonti Chiari oltre a semplici cittadini. Ma, cosa ancor più grave per un sindaco, dimostra di non conoscere lo statuto del suo comune. Lo invitiamo a leggere per intero l’articolo 64. Al comma 9 recita testualmente: “Il Sindaco è comunque tenuto a porre la petizione all’odg della prima seduta del consiglio”. Le chiacchiere stanno, quindi, a zero. Deve rispondere. Glielo impone lo statuto ma ancor prima il rispetto per la cittadinanza. Abbiamo appreso che intende fare un uso diverso del castello, gli ricordiamo che non è il padrone di Acate, è solo il Sindaco. Non può decidere da solo del destino del castello e della città. Deve confrontarsi. Gli ricordiamo che esiste un organo, che si chiama consiglio comunale, dal quale devono passare le decisioni importanti. Non siamo più al tempo del feudalesimo, siamo in democrazia caro Sindaco. Ha usato il castello in spregio al regolamento vigente, per non meglio chiariti fini di rilancio dell’immagine del maniero e di Acate. Ha, caro Sindaco, strombazzato ai quattro venti che bisogna rispettare le regole. Cominci a farlo lei. Utilizzi il castello secondo le prescrizioni del regolamento vigente. Se ha un’idea di utilizzo diverso, lo comunichi alla cittadinanza, ne discuta in consiglio comunale e quindi modifichi il regolamento. Le ricordiamo che lei è solo l’amministratore pro tempore, per fortuna, della città non può agire come se fosse stato investito di un potere eterno. La invitiamo da ultimo a fornire al civico consesso ed alla cittadinanza tutte le informazioni relative all’agibilità del castello visto che, come lei afferma, l’ingegnere Sidoti, capo dell’ufficio tecnico, le ha fornito la documentazione. Noi continueremo a vigilare sul suo operato, segnalando alla cittadinanza tutto quello che riscontreremo al fine di tutelare il bene primario di Acate.

di Redazione03 Mar 2015 17:03
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