A Scicli non c’è stato nessun esorcismo

A tal proposito la Curia Vescovile di Noto precisa che in Diocesi vi sono due sacerdoti esorcisti, il sacerdote Paolo Gradanti e il sacerdote Tonino Lorefice, i quali hanno ricevuto un regolare mandato dal vescovo, secondo quanto prescritto dal canone 1172 del Codice di Diritto Canonico. Viene, altresì, sottolineato che per eseguire l’esorcismo c’è bisogno dell’autorizzazione del vescovo diocesano.

«In queste ore – scrivono dalla diocesi – si è diffusa sul web la notizia di un fatto relativo ad un altro presunto esorcismo. Abbiamo sentito il sacerdote esorcista per capire cosa è accaduto realmente, il quale ha dichiarato quanto segue: “Stanno circolando versioni del fatto non veritiere che ledono la dignità di chi soffre. Stamattina è accaduto che un giovane, in stato di shock, si è recato all’interno di un palazzo al quartiere Jungi di Scicli, dando in escandescenze. Sono stato contattato dai genitori del ragazzo, e mi sono recato tempestivamente sul luogo. Nessuna Messa, nessuna pratica esorcista, mi sono solo limitato a far calmare il ragazzo ed evitare che desse ulteriormente in escandescenze. Non è vero che sono arrivati i carabinieri allertati dalle urla. Quando sono arrivato nel palazzo gli uomini dell’Arma erano già lì, come anche l’ambulanza del 118. E non c’è stato nessun esorcismo – precisa l’esorcista – solo un intervento amichevole di una persona che sta seguendo un ragazzo che soffre, facendolo rinsavire ed evitando degenerazioni pericolose per lui e per gli altri. Ritengo che in città si stia strumentalizzando la cosa. Mistificare i fatti per creare scalpore e diffondere dati sensibili delle persone interessate non è saggio, ma poco rispettoso”, conclude don Tonino Lorefice».

La Curia Vescovile concorda con le dichiarazioni del sacerdote ed esorta gli operatori dei media a rispettare quanto la Chiesa insegna circa la pratica e le norme che regolano l’esorcismo, a tutelare la privacy di quanti vivono queste vicende dolorose, a salvaguardare la dignità di ogni persona.
Proprio in quest’ultimo caso che descrive don Tonino non si è trattato di un vero e proprio esorcismo ma di manifestazione di vicinanza, d’amicizia e di preghiera insieme ai familiari per questo giovane che viveva una situazione di particolare disagio. A tal proposito, l’Ufficio per le Comunicazioni Sociali ha sentito il Vicario Generale della diocesi, Mons. Angelo Giurdanella che, informato dei fatti, ha dichiarato: «purtroppo molti dicono: “Il demonio non
esiste”, e per certi aspetti fa comodo pensare che non esista. Ma il Vangelo è chiaro: su simili questioni soltanto la Parola di Dio può dire qualcosa di sicuro e definitivo. Secondo il Vangelo il demonio è una persona reale e orientata liberamente contro Dio. Papa Paolo VI un giorno ebbe a dire: “il male non è
soltanto una deficienza, ma un’efficienza; è un essere vivo, spirituale, pervertito e pervertitore. Terribile realtà!”. Anche oggi l’esistenza del demonio si percepisce da moltissimi indizi: non solo della possessione diabolica, che esiste ed è verificabile, ma tante assurde forme di schiavitù, disagi, sofferenze
nelle quali l’uomo cade distruggendo la propria dignità. La Chiesa, in particolare con i suoi ministri, è vicina ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito. E’ presente con la medicina della misericordia, con la sollecitudine fraterna e quando il caso lo richiede con la preghiera di liberazione. Esprimo a don Tonino Lorefice e don Paolo Gradanti, sacerdoti delegati dal vescovo per il ministero di esorcista, la vicinanza e il sostegno e assicuro la preghiera dell’intera Chiesa locale di Noto».

di Redazione24 Mar 2015 13:03
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