Ragusa. Le proteste degli operai della Busso e le spiegazioni dell’assessore Zanotto

Durante lo scorso Consiglio comunale, gli operatori ecologici della ditta Busso, hanno protestato a Palazzo dell’Aquila, per reclamare i loro stipendi. Da precedenti accordi, il bonifico agli operai andrebbe fatto entro e non oltre il 9 di ogni mese, quel giorno era il 13 febbraio. Non è la prima volta che ciò accade, nei mesi scorsi, infatti, abbiamo già raccontato episodi analoghi. Gli operai vorrebbero maggiori certezze, che a quanto pare l’Amministrazione non può fornire, in quanto gli stipendi sono di esclusiva pertinenza della Busso, la quale, come ha ricordato più volte l’assessore Zanotto, ha, da contratto, l’obbligo di pagare gli stipendi, anche quando il Comune non versa le somme pattuite per tre mesi consecutivi. Gli animi perciò si sono scaldati e a nulla sono valse la parole dell’assessore Zanotto, che, mostrando la lettera della Busso, ha rassicurato che il giorno dopo sarebbero stati accreditati i soldi.

“Il problema è la mancanza di rispetto – dichiara Giovanni Lattuca, segretario provinciale F.P. Cgil Ragusa – è inammissibile il comportamento a cui dobbiamo sottostare. L’atteggiamento irrispettoso di questa Amministrazione, e dell’assessore in testa, non ha pari. Più di una volta abbiamo chiesto di essere ricevuti, ma sistematicamente siamo stati ignorati. Di contro, abbiamo scoperto che, l’assessore Zanotto e il sindaco, ricevono abitualmente i sindacati di base. Perché? Questa gente non può e non deve esser presa in giro. Questa è gente che lavora duramente ogni giorno e nonostante ciò ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Non solo, ci sono delle scadenze con le banche, che vanno rispettate, scadenze che sono state fissate, pensando che il 9 di ogni mese lo stipendio fosse accreditato. Inoltre – conclude Lattuca – l’assessore si è permesso di criticare gli operai che hanno deciso di accendere un mutuo e li ha zittiti dicendogli che sono dei privilegiati in quanto un lavoro ce l’hanno. Una tale arroganza è inaccettabile”.

“Sono costernato per quanto è successo – afferma l’assessore Zanotto – non mi aspettavo queste aggressioni verbali, addirittura mi hanno pure minacciato di morte. Capisco che le prassi vanno rispettate, ma l’Amministrazione cosa c’entra? E’ la ditta che deve pagare gli stipendi entro e non oltre la data concordata con gli operai. Mi spiace, infine, l’essere additato come una persona che non ha rispetto dei lavoratori e del denaro, nulla è più lontano dalla mio essere. Io ho un rispetto assoluto per il lavoro e per i lavoratori. Lattuca – conclude – dice il falso quando afferma che non è stato ricevuto. La mia porta è sempre aperta, è stato lui piuttosto a non avermi cercato. Le uniche volte in cui l’ho incontrato, è stato quando io ho convocato tutte le sigle sindacali o quando è stato il prefetto a convocarci, durante la protesta di qualche tempo fa”.

2015-02-12 18.25.06

di Redazione16 Feb 2015 18:02
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