Il Laboratorio 2.0 esprime la sua solidarietà alla Migliore e alla Nicita dopo le accuse dell’Aida
Il direttivo del Lab. 2.0, la commissione Animali del laboratorio, unitamente alle Associazioni animaliste Oipa, I-Care, Enpa, Lungo Baffo, Cebioff, Gruppo ricerca ecologica,Limav, Osa, Guardie Eco-Zoofile e Airmo, manifestano la più completa solidarietà alle Consiglieri comunali di Ragusa Sonia Migliore ed Emanuela Nicita le quali, a seguito della presentazione di una interrogazione al Sindaco di Ragusa ed all’assessore al ramo inerente le conclamate violazioni perpetrate dall’associazione AIDA nell’espletamento dei servizi prestati in convenzione presso il canile comunale di Ragusa, sono state oggetto di iniziative intimidatorie, seppur verbali, atte a screditare l’azione ispettiva dei rappresentanti eletti dai cittadini tutelata dalla legge.
Non si può non rilevare come gli attacchi provengano da ambienti vicini a detta associazione, quando invece l’interrogazione è rivolta al Sindaco di Ragusa Piccitto ed all’assessore, un’associazione che, indebitamente, rivendica il monopolio del pensiero e del comune sentire riguardo l’accudimento degli animali, provando a travisare la legalità di fatti contrattuali e trascinando sull’onda emotiva persone che, nella più completa buona fede, credono di proteggere i nostri animali liberi.
Si chiarisce come detti attacchi assumano una valenza gravissima alla luce del fatto che l’azione ispettiva delle consiglieri Migliore e Nicita non attiene affatto la qualità del servizio reso agli animali ospitati presso il canile comunale (la cui valutazione è rimessa agli organismi tecnici deputati), bensì le procedure seguite dall’amministrazione Piccitto sia in fase di conferimento dell’incarico (e delle numerose proroghe concesse in violazione alla convenzione) che la reale natura del soggetto affidatario, l’associazione AIDA, che, agendo sotto le vesti di associazione senza scopo di lucro, ha avuto contestate da parte dei nuclei di polizia tributaria tutta una serie di irregolarità atte invece a conclamare la natura privatistica del soggetto ed anche del rapporto di convenzione, non servizi ma una gestione diretta del canile, cosa assolutamente in violazione della convenzione e per la quale la stessa associazione non possedeva i requisiti prescritti dalle norme vigenti.
Nel sottolineare che le Consiglieri Comunali hanno agito in nome e per conto della comunità che rappresentano, e quindi anche in nome e per conto di tutti coloro che hanno a cuore il benessere degli amici a quattro zampe, si ribadisce la piena fiducia nelle azioni e gli accertamenti in atto da parte della Polizia Tributaria e dell’Agenzia delle Entrate in merito alle gravi irregolarità riscontrate nell’espletamento della convenzione onerosa da parte dell’associazione AIDA (con somme poste a carico del bilancio comunale e quindi dei contribuenti), di fronte alle quali, davanti all’assordante silenzio dell’amministrazione comunale, si attendono con fiducia le risposte che questa, anche in seno al Consiglio comunale, è chiamata a dare nell’interesse della cittadinanza.
15 gennaio 2015