Vertenza Consorzio di bonifica. Cosentini: “La guerra tra poveri non giova a nessuno”
“La mancata corresponsione degli stipendi è un problema serio che va risolto il prima possibile. Ma ritengo che l’occasione data da questa fase vertenziale sia da cogliere al volo per rimettere in sesto e riordinare al meglio tutta la materia dei consorzi di bonifica, a Ragusa come in Sicilia”. Ad affermarlo è il direttore generale del Consorzio di bonifica provinciale n.8 di Ragusa, Giovanni Cosentini, che, al pari degli altri soggetti interessati, sta seguendo con estrema attenzione l’evolversi della vicenda. “Proprio per questo motivo – aggiunge – non posso esimermi dall’avanzare una serie di riflessioni con l’auspicio che le stesse possano essere condivise. Infatti, sarebbe opportuno spostare l’asse dell’attenzione da Ragusa a Palermo. Mi spiego meglio. E’ vero che qui siamo senza stipendio da mesi e non riusciamo a comprendere le dinamiche legate ai tempi e alle modalità con cui sono erogati i finanziamenti regionali. Ma il rischio è di dare vita ad una guerra tra poveri che, se è in grado di soddisfare il bisogno del momento, per carità legittimo, ci priva, invece, della possibilità di guardare ad una prospettiva d’insieme. Ecco perché ritengo non sia fondamentale comprendere le motivazioni per cui i soldi siano erogati nei confronti di alcuni consorzi e non verso altri, oppure erogati in ritardo. Non si deve commettere l’errore di coinvolgere gli uffici del dipartimento dell’assessorato regionale che non hanno alcuna colpa in quanto rispondono a direttive a più alti livelli e comunque troverebbero le risposte tecniche a giustificazione del loro operato, vanificando di fatto la vertenza. Penso, invece, che occorra sapere dall’assessore, dal presidente della Regione, ma anche dai deputati regionali, a cominciare da quelli della nostra area, che cosa intendono fare di questi enti, quale futuro hanno in serbo. Sono consapevoli che gli stessi enti stanno morendo lentamente e il mancato finanziamento regionale e i ritardi nell’erogazione delle somme, oltre a non consentire interventi efficienti, efficaci ed economici sul territorio, accrescono, giorno dopo giorno, la loro situazione debitoria che, prima o poi, farà carico alla proprietà consorziata e quindi al comparto agricolo che non può permettersi di fare fronte a tutti questi balzelli, men che meno a quelli che dovessero provenire dai consorzi? Ecco perché, secondo me, è opportuno che le organizzazioni professionali agricole (Cia, Coldiretti, Confagricoltura), facendo affidamento sui contenuti della legge regionale di riordino, la n.5 del 2014, in uno ai sindacati dei lavoratori e alla politica, affrontino la tematica dei consorzi in maniera compiuta, senza alcuna riserva mentale, nella consapevolezza della indispensabilità di tali enti sul territorio, nel rispetto del principio costituzionale di sussidiarietà e del principio europeo della partecipazione, con specifico riferimento al settore acque e suolo. Ritengo, proprio per questi motivi, che da Ragusa possa partire una campagna di sensibilizzazione sulla bonifica e sull’istituto consortile se solo tutti gli attori marceranno verso la medesima direzione. Tutto ciò senza demagogia e con la voglia di restituire ai territori enti strumentali al comparto agricolo. Infine, voglio plaudire all’iniziativa parlamentare avviata in queste ore dal deputato regionale Nello Dipasquale che presenterà una interrogazione all’Ars nel tentativo di sciogliere alcuni dei nodi, a tutta prima inestricabili, che riguardano la nostra situazione. L’auspicio è che l’on. Dipasquale possa riuscire nel suo intento”.