Refezione scolastica. In ginocchio per chiedere un pasto decente
Sulla refezione scolastica a Ragusa si è detto tutto e il contrario di tutto. Le ombre sulla ditta non sono di certo poco e l’apprensione dei genitori continua, giustamente, a crescere. Gli allarmismi di solito non sono giustificati ed ciò è ancor più vero in questa vicenda, altrettanto vero è che la cronaca degli ultimi mesi di certo non aiuta a rasserenare gli animi dei genitori: la chiave inglese trovata nel piatto, le denunce dei consiglieri, il passato non proprio cristallino della ditta Stefano srl, già condannata per reati relativi “alle norme sulla disciplina igienica della produzione e vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”, la vicenda delle mozzarelle amare e adesso pure la pagliuzza di ferro nel piatto di pasta. Fatto che ha visto, naturalmente, l’interessamento dei Carabinieri, che hanno denunciato tutta alla Procura. Nulla di tragico, non c’è stato alcun ricovero, nessun bambino si è sentito male, l’Asp non ha trovato alcuna irregolarità, quindi tutto a posto? Non proprio, certe cose non dovrebbero capitare.
Pochi giorni fa perciò l’Amministrazione ha deciso di incontrare i genitori. Quella poteva essere un’occasione per stilare una strategia comune, per rassicurare i genitori, per presentare la propria idea per risolvere il problema. Nulla di tutto ciò è stato fatto, anzi la dirigente del Comune e la rappresentante dell’Asp, in più di un’occasione, sono apparse visibilmente indispettite dalle reazioni dei genitori. I genitori si aspettavano ben altro da quell’incontro, anche la rescissione del contratto, cosa che il Comune non vuole fare, nonostante le premesse sembrano esserci tutte.
Sarebbe interessante scoprire cosa l’assessore Martorana sta facendo per risolvere questa situazione, sarebbe opportuno che l’assessore ed il sindaco si esprimessero in merito alla proposta avanzata da un gruppo di genitori di nominare un esperto per supervisionare la preparazione dei pasti e magari non cercarlo all’esterno, visto che l’Asp avrà in organico gente preparata allo scopo. Per adesso, invece tutto tace, nella speranza che non capiti nulla di grave.