Banche commerciali e istituti d’investimento: devono tornare ad esser indipendenti
Presentata una proposta di legge delega dall’on. Nino Minardo relativa alla separazione tra banche commerciali e di investimento. L’intento dell’atto parlamentare è quello di separare la banca commerciale (che si occupa di denaro ed erogazione di credito ipotecario) dalla banca d’ investimento (banca che si occupa di offrire servizi finanziari e di gestire capitali privati) rappresenta, pertanto, una priorità sia per sottrarsi al conflitto di interesse sia per tutelare il risparmio del cittadino. A partire dagli anni ottanta, infatti, c’è stata una costante deregolamentazione del sistema bancario, iniziata negli Stati Uniti e continuata in tutta Europa, che ha portato all’unificazione, nel tempo, di due istituti separati : banca commerciale e banche d’investimento. L’unione dei due istituti ha progressivamente permesso alla finanza di poter operare con somme sempre più consistenti provenienti dalla fusione delle due banche perseguendo di fatto il profitto finanziario (esponendosi a grandi rischi) a discapito della tutela del risparmio.
Separare nuovamente questi istituti garantirebbe, sostiene Minardo, maggiormente i diritti dei cittadini: chi vorrà risparmiare avrà un istituto di riferimento così come l’avrà chiunque voglia investire capitali in borsa. Le norme contenute nella presente proposta di legge mirano ad introdurre la separatezza tra i due principali ambiti di operatività bancaria, affinchè le attività dirette ai privati e alle piccole medie imprese siano tenute distinte da quelle esposte a maggiore rischio e come tali suscettibili di un’ incidenza globale sul sistema finanziario.
In questo modo, conclude l’on. Minardo, si può ricostruire un sistema che tuteli maggiormente i cittadini dai rischi connessi all’attività bancaria finanziaria ed introdurre, per le banche, una separazione tra l’attività finanziaria e l’attività di prestito ai cittadini ed alle imprese.