Ragusa. Incontro proficuo tra Cgil e l’assessore Martorana
In data odierna, nei locali dell’assessorato dei servizi sociali si è svolto un incontro tra la Camera del Lavoro della città di Ragusa e il neo assessore ai servizi sociali Martorana.
Il confronto, richiesto dalla CGIL e che ha visto l’immediata disponibilità dell’assessore, ha interessato la problematica dei servizi nella città in particolar modo quella dei cosiddetti indigenti e dei disoccupati.
L’esponente sindacale ha delineato il percorso concertativo aperto dalla CGIL nel corso di quasi due anni e che rispondenza ha avuto da parte dei vertici amministrativi del comune di Ragusa.
Tale percorso, ha sottolineato ancora Colombo, ha riguardato e riguarda il progetto del bando lavoro per la custodia di ville e servizi igienici attraverso l’impiego di disoccupati assunti con regolare contratto di lavoro e beneficiari dunque degli ammortizzatori sociali; il superamento della deleteria pratica dei sussidi a pioggia attraverso l’attività di buono sociale attraverso l’impiego per 60 ore di servizio di centinaia di ex indigenti; l’avvio dei cantieri di servizio finanziati dalla Regione che per tre mesi riguarderà 176 disoccupati ragusani.
Sull’intera problematica, l’assessore Martorana ha dimostrato interesse nel continuare una azione amministrativa finalizzata al lavoro e al ritorno in termini di beni sociali e comuni per disoccupati ed ex indigenti, ribadendo il suo convincimento che per quanto riguarda i bandi lavoro vanno riproposti e per ciò che è possibile potenziati a partire dal prossimo anno.
Altresì ha annunciato ufficialmente al Sindacato che il prossimo 10 novembre partiranno i primi 10 cantieri di servizio finanziati dalla Regione Sicilia con la già avvenuta visita medica per i disoccupati che saranno avviati al lavoro.
Ribadendo la necessità del confronto costruttivo e il reciproco ascolto tra le parti, il segretario della Camera del Lavoro – nel dichiararsi soddisfatto dell’esito dell’incontro – ha infine sollecitato l’assessore Martorana a riprendere l’interlocuzione unitaria con tutte le parti sociali, sindacali e datoriali, nonché con i soggetti istituzionalmente preposti, attraverso la convocazione del Tavolo permanente del Welfare nel territorio come condizione per rilanciare in termini nuovi, sul piano qualitativo e sulla razionalizzazione delle risorse, la politica dell’assistenza e dei servizi finalizzata a dare risposte ai ceti sociali più bisognosi e agli utenti, in un contesto di difesa e di estensione dei livelli occupazionali.