Modica. La Polizia scopre una casa chiusa e denuncia il proprietario
La Polizia di Stato – Squadra Mobile – ha individuato una “casa chiusa” in Via San Giuliano a Modica. L’insospettabile anziano modicano ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’attività delle due prostitute, peccato che era praticamente impossibile non rendersi conto, visto che andava mensilmente a percepire il denaro frutto della locazione in nero.
Saranno inflitte pesanti sanzioni amministrative per avere mancato di registrare il contratto ed aver omesso di segnalare la presenza degli ospiti stranieri alla Questura di Ragusa.
Nel 2014 sono 14 gli immobili oggetto di controllo che erano stati adibiti a “case del piacere” dai proprietari e/o dai locatari ragusani, adesso si è aperto il fronte Modica e verranno approfondite le indagini su tutto il territorio ibleo.
Il copione è sempre lo stesso, anche se ci si sposta di comune, residenti e commercianti esasperati dal via vai e dai continui errori dei clienti con richieste assurde ai vicini della casa a luci rosse.
Considerata l’incisività dei controlli della Squadra Mobile disposti dal Sig. Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, gli onesti cittadini hanno trovato un punto di riferimento nell’Istituzione Polizia di Stato, pertanto giungono diverse segnalazioni al 113 e direttamente presso gli uffici degli investigatori.
Ieri alle ore 18 gli agenti in borghese della Squadra Mobile andavano ad appostarsi presso l’abitazione segnalata e quando sono giunti davanti la porta di casa hanno aspettato uno dei clienti uscire.
Gli uomini della Squadra Mobile, appena identificato il primo cliente ed invitato a presentarsi in Questura immediatamente, hanno bussato alla porta e, nonostante l’appartamento si trovasse al primo piano, appena fatto ingresso i clienti che si trovavano all’interno di una stanza con una sola prostituta si sono lanciati dal balcone per non farsi identificare con il rischio di farsi molto male.
Il giro d’affari anche in questa occasione è di rilevante entità, tutto dipende dalle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 40 a 250 euro e chi si dedica alla prostituzione spesso si scambia le case tra città limitrofe, difatti le due donne erano arrivate da qualche mese da Siracusa
All’interno dell’abitazione sono stati trovati “accessori” di tutti i tipi, falli di gomma, vibratori, gel lubrificanti, unguenti afrodisiaci, fruste, cinghie e corpetti sado-maso.
Al termine del servizio di Polizia, la Squadra Mobile accompagnava in Questura a Ragusa le donne ed i clienti, convocando contestualmente il proprietario dell’immobile che apparentemente non dovrebbe essere coinvolto nel reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma sono iniziate le indagini anche in questa direzione.
La Polizia di Stato continuerà a garantire al cittadino il massimo impegno per il ripristino delle condizioni di legalità nella Provincia di Ragusa qualora venissero a mancare, a prescindere dal comune avendo competenza generale.
“Anche in questo caso la partecipazione dei cittadini è stata fondamentale. La Polizia di Stato confida nelle segnalazioni di ogni tipologia di comportamento illecito, solo grazie a questo è possibile vincere il crimine. La Polizia di Stato è sempre al servizio della gente”.