M5S Ragusa: “Renzi, l’ambiente siciliano non è in vendita!”
“I componenti della III Commissione Ambiente del gruppo consiliare M5S – scrivono nella nota – esprimono forte preoccupazione per le scelte di carattere ambientale che il Governo nazionale è in procinto di attuare.
Stamane infatti, al Comune di Ragusa, si è riunita la Commissione Ambiente per discutere la proposta di Delibera di Giunta con la quale si chiede al Presidente Matteo Renzi la rivisitazione delle norme del Decreto “Sblocca Italia” ed in particolare dell’art. 38 il quale darebbe letteralmente carta bianca agli appetiti dei petrolieri di un’Italia trasformata in colonia per le trivelle. Inoltre si chiede al Presidente Crocetta , alla Deputazione nazionale, al Commissario di Stato Carmelo Aronica di spingere il Governo e il Relatore del decreto legge “Sblocca Italia” ad abrogare il succitato art. 38 e a valutare ai sensi dello Statuto Siciliano l’incompatibilità delle norme sopra citate.
Ciò che desta maggiore preoccupazione al Gruppo consiliare M5S Ragusa è che all’interno dell’art. 38 è previsto che tutte le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per le attività di ricerca, prospezione ed estrazione in terraferma di petrolio sono sottratte alle Regioni ed assegnate allo Stato, in contrasto con quanto stabilito nel Titolo V della Costituzione e con conseguente accentramento dei poteri a discapito del diritto delle comunità che abitano sul territorio di far sentire la propria voce togliendo di fatto a tutti i cittadini la possibilità di scegliere cosa farne del proprio territorio.
Il gruppo consiliare M5S ha quindi voluto esprimere parere favorevole alla proposta di Delibera di Giunta perché considera tale atto un voler rimarcare in maniera netta e decisa i principi fondanti del Movimento 5 Stelle ovvero la tutela della salute dei cittadini, la salvaguardia dell’ambiente, la valorizzazione turistica del territorio, la progressiva conversione dell’industria petrolifera verso un maggiore sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile.
Restiamo assolutamente coerenti con i nostri principi e ciò è sancito dal fatto che siamo sempre stati e continuiamo ad essere contrari a nuove perforazioni”.