La Soaco sull’aeroporto Pio La Torre
Sono 11 gli scali strategici italiani (tra cui Catania e Palermo) e 26 quelli di interesse nazionale (tra cui Comiso) nel nuovo piano degli aeroporti predisposto dal ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e adottato dal Consiglio dei ministri. Viene quindi sancito il ruolo di rilievo dei due scali della Sicilia orientale, a riprova della loro importanza per lo sviluppo della Sicilia, dell’aerea iblea e del Distretto Sud Est.
Per i vertici di entrambi gli aeroporti, i presidenti di Sac e Soaco, SalvatoreBonura e Rosario Dibennardo, e gli amministratori delegati, Gaetano Mancini ed Enzo Taverniti, si tratta di un riconoscimento «che giunge alla fine di un percorso tortuoso, ma dall’esito, possiamo ormai dirlo con certezza, felice. L’opzione di lavorare in sinergia nell’ottica di un sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso si è rivelata la scelta giusta e oggi possiamo davvero guardare con fiducia al futuro dei due scali ai quali va dedicato il massimo impegno per garantire la loro crescita. Un grande risultato che premia la fatica comune fatta negli anni dal management di Soaco e Sac che ha visto il sostegno dei partner istituzionali, dal ministro Lupi al presidente della Regione Siciliana e ai suoi assessori, che hanno sostenuto l’esigenza di attribuire il giusto ruolo ai due scali, alla deputazione nazionale e regionale».
Il sindaco di Comiso, Filippo Spataro, ha dal canto suo evidenziato come «la notizia giunta da Roma sia di assoluto rilievo per Comiso e per tutta l’area iblea. Abbiamo sempre creduto nel progetto di riqualificazione e rilancio del nostro aeroporto, che da storica infrastruttura militare si è trasformato in ponte fra genti e culture, in occasione di progresso e crescita per il territorio e in un volano di sviluppo per una imprenditoria di salde tradizioni che anche attraverso il “Pio La Torre” batterà la lunga crisi economica che sta attanagliando la Sicilia intera. Una notizia tra l’altro, che serve a rinforzare quel sano ottimismo che, sin dall’inizio, non ci ha mai abbandonato».
Finalmente Comiso farà parte della provincia di Catania ! I comisani si sono tolti un sassolino dalle scarpe cioè Ragusa la loro ex provincia. Questa vicenda ha dell’incredibile solo da noi accadono certe prese di posizione e di arroganza. Primo lo scalo è Ragusano perchè insiste nella nostra provincia ,poi la sinergia se deve esserci è Camera di comeercio di Ragusa con quote in tutte due le strutture e cm di Catania. Comiso èil territorio comunale dell’aerostazione quindi aeroporto di Ragausa/Comiso .Vedrete che siamo stati scippati dai catanesei ancora una volta prima col porto turistico adesso con lo scalo Ragusano. Tutto ciò distrugge le speranze della gente iblea perchè questi di Catania gestiranno due scali di interesse nazionale con uno scopo di tenere il nostro come ruota scorta ,portandocci tutti i voli in orari stranissimi ed in notturna.Rispondetemo se non sarà così.
Penso di condividere i tre commenti di Santo ,autocritica ,e km. Tutto vero ma la cosa interessante che comuni cittadini abbiano le idee chiare sullo sviluppo della provincia e dello scalo Ragusano. Nota stonata sono i dirigenti il sindaco che ogni qualvolta tuona . Giustamente leggo che questa bella notizia sarà l’ennesimo regalo alla città di Catania non al territorio Ibleo. Pensate che la Sac gestirà 2 scali di interesse nazionale senza preoccuparsi minimamente dello sviluppo del nostro turismo ma tutto al vantaggio loro. Vedrete le partenze più importanti a CT in orari da ufficio, il resto con orari scomodi o in notturna da Ragusa/Comiso o scusate giusta anche questa nota Catania/Comiso. Se non fosse così smentiscano i dirigenti finti della soaco con iniziative forti significative a favore della Provincia di Ragusa e dll’aeroporto Ragusa/Comiso con un nome aggiunto dal sindaco protagonista Pio La Torre un intitolazione inutile arrogante ideologica. Siamo messi peggio anche rispetto al tipo di notizie positive ma in mani sbagliate.
Ottima notizia ……quello che mi preoccupa molto è lo spettro di vivere alle dipendenze di Catania, fare passare il messaggio Catania Comiso , disturba molto la provincia di Ragusa che sarà relegata in ruolo secondario tutto in favore degli etnei. Non capire ancora oggi che il nome corretto sarebbe Ragusa Comiso mi sembra una vera tragedia siciliana. Gli organizzatori turistici internazionale prenderanno solo ed esclusivamente Catania come riferimento in barba al nostro territorio Ibleo visto che va di moda più di Ragusano. Sara come dire Roma fiumicino o Roma ciampino, due scali appartenenti alla capitale. Penso che la strategia del nostro cosi detto territorio Ragusano debba essere quella di fare conoscere la provincia in un ruolo di primario .Solo così daremmo slancio al nostro turismo.Un esempio lampante il catamarano vitus ferrier Malta Porto Ragusano di Pozzallo,non parla mai della provincia di Ragusa ma di trasferimenti verso Catania. In questo modo i turisti minimamente pensano ad una visita a Ragusa e dintorni ma scientificamente vengono indirizzati verso Catania. Un appello ai dirigenti Di bennardo e Taverniti, al sindaco di Ragusa all’on. Dipasquale cercate di capire come gira il mondo per il bene di Comiso e la provincia Iblea di Ragusa.
Come non condividere i commenti, ma l’On. Dipasquale non era quello dello slogan “Ragusa grande di nuovo”? Bene faccia qualcosa è stato eletto per difendere e rappresentare gli interessi dei ragusani di tutta la provincia, faccia qualcosa e si opponga anche al cognato se è il caso facendo emergere il nome di Ragusa e non fare gli interessi dei catanesi e dei quattro arroganti e incapaci comisani, lo scalo vive grazie ai flussi diretti a Ragusa, Modica e la costa non certo per i turisti ceh accogli il paesello di Comiso…Direttore Papa e Teleiblea voi avete seguito fate una seria campagna in merito, Ragusa e la sua provincia non possono essere scippati in questo modo da 4 furbetti del quartierino di Comiso a favore dei fuboni catanesi.
p.s Ma Giannone e la camera di Commercio che è di Ragusa cosa fanno e pensano in merito?Visto che tra lpaltro mettono i soldi!!
Sono super convinto che i Comisani stanno gestendo una cosa che a loro non appartiene ma che appartiene all’intera provincia di Ragusa.Non esiste che un piccolo paese una borgata di 30000 anime solo il 10% della popolazione provinciale debba tenere sotto scacco le scelte turistiche di sviluppo di una provincia con Comuni come Ragusa Modica E Vittoria l’intero pil di tutti. Sindaci muovetevi sbracciatevi perchè proprio adesso le scelte saranno dettate da Catania.
Comunque l’immagine e foto della pagina del sito pubblicata è embelamatica e fa emergere tutte le contraddizioni del caso, si chiama aeroporto degli Iblei dalla quale poi deriva il nome di Ibla cioè Ragusa, si vede il faro di Punta Secca quindi il mare che non bagna sicuramente Comiso, questo è il marketing strampalato della Soaco che insiste nell’accostare l’aeroporto ad nome che non è rappresentativo e tantomeno turistico, certo se poi domani tutto ciò sarà Catania/Comiso l’opera disinformazione turisca sarà completata…complite a questi genialoidi di Soaco, ma soprattutto un ringraziamento particolare va ai sindachetti persenti e passati di quel di Comiso.
Volevo aggiungere un’ultriore considerazione per chi pensa ad una questione di campanile come spesso viene liquidata, sono i comisani a pensare questo, da quando esiste la provincia qualsiasi attività commerciale si freggia della sigla e dicitura Ragusa, le guide turistiche per entrare nello specifico a qualsiasi livelo parlano di Ragusa e ragusano, queste sono regole che identificano e sintetizzano un’area geografica, non è che tutti i paesi e città possono essere delle “capitali” i territori sono suddivisi in regioni e provincie o domani consorzi appunto per fare sintesi amministrativa e geografica, quindi liquidare la questione come semplice qustione di campanile è per lo meno banale, si tratta di concetti ed argomenti oggettivi, la verità è che i sindachetti di Comiso hanno costruito consenso utilizzando questa struttura ed hanno convinto tutti i compaesani di essere diventati con lo scalo l’ombellico del mondo…in questo modo non si è in linea con la realta del mondo dell’aviazione e del turismo, per chiudere la stessa Ryanair all’inizio quando era meno potente come filosofia adottava quella di valorizzare piccoli scali sovrapponendo il nome della città prinipale o più turistica, nel caso di Comiso sarebbe stato così ma i sindachetti comisani hanno imposto a Ryanair che non fosse così!!!
Chiudo ribadendo ed invitando il gentile direttore a sentire ed intervistare il neo presidente della camera di Commercio in merito all’argomento, visto che a quanto pare l’ente abbia dato 1milione di euro a Soaco per la promozione, ma questi soldi servono per promuove Catania e i suoi scali o Ragusa e la sua provincia? Mi sembra che in qualità di azionista della Sac e di presidente di un ente ragusano potrebbe pretende per la promozione il binomio Ragusa/Comiso…penso che con 1 milione euro si possa modificare il nome!!No…?