La Politica: “Dall’idea al Progetto. Dalla città, alla Regione, alla Nazione, all’Europa”
Riceviamo e pubblichiamo.
“Quanto sia in crisi la politica, lo dicono i tanti gruppuscoli, partitini che nascono come funghi, magari senza base, e proliferano ovunque. Questo avviene un po’ in tutti gli schieramenti”. Scrive Rosanna Bocchieri, che prosegue: “I vertici parlano a Roma e la gente neanche li segue ,ma li guarda scettica e poco convinta, in quanto loro parlano di potere da spartire, magari non disinteressati della base, ma lasciano a questa l’agire sui territori, per cui come in uno specchio le due immagini della stessa medaglia, che dovrebbe essere il Bene Comune, non si riconoscono, almeno lo specchio non li riprende.
Ma quale è il male? Solo la non comunicazione? A parer nostro è una mancanza di idee nella politica oggi da rendere realtà, tangibile.
Questo è quello che come Osservatorio Interpartitico Pari Opportunità Sicilia notiamo, una mancanza di utopia, necessaria alla politica se vuole rinfrancarsi agli occhi dei cittadini, che stanchi delle chiacchiere, o si rinchiudono in se stessi, o fanno politica come facciamo noi, tavoli operativi sul sociale ,cultura, economia, giovanile, proponiamo progetti che diventano fatti territoriali, guardando ai territori dalla cCttà, alla Regione,alla Nazione, all’Europa (non è uno slogan!!), lavoriamo “per” e non contro, mentre la politica è nell’ottica del “contro” qualcuno o qualcosa.
Questo è visibile, se pensiamo ai continui assalti alle persone messi in atto dalla stampa d’assalto contro il governatore della Sicilia, ad esempio, o contro Renzi, che critichiamo in diversi ambiti, ma ha il pregio di aver messo il dito nella piaga, la necessità di Riforme subito, senza le consuete lungaggini. Non entriamo in merito alle Riforme, spesse volte criticabili, ma di troppe critiche siamo stanchi, in quanto come al solito si blocca tutto inesorabilmente. Alle Rivoluzioni la maggior parte di noi non crede più, in quanto vorremmo riforme, cambiamenti, e di questi se ne vedono pochi realmente, anzi si assiste, almeno qui in Sicilia, ad un blocco della macchina regionale troppa burocratica e poco agile.
Sarebbe necessaria e subito una Riforma alla Formazione, e basterebbe forse unire gli assessorati Istruzione, Formazione e Lavoro, con deleghe, come vasi comunicanti, che consentirebbero a supportare un giovane dal momento istruttivo sino al lavoro, ed ecco un complicato rapporto scuola lavoro, che non risolve il problema. Ma se si apportano modifiche, si dovrebbero colpire enti di formazione, che in buona parte vivono e sono vissuti in questo contorto sistema.
Che Fare? Stare a guardare dalla finestra e aspettare quel Godot, che non arriva mai? C’è chi propone la rivoluzione o rievoluzione, partendo dall’individuo,c’è chi dice che bisognerebbe riformare le cose, magari scontentando chi di questo sistema ha fatto vita.
Un’Utopia la nostra? Forse, MA CI STIAMO PROVANDO CON I NOSTRI TAVOLI , CHE PROPONGONO PROGETTI,SECONDO IL SISTEMA MANAGERIALE, SENZA TUTOR INUTILI ED EVITANDO DISPENDIO DI DENARO PUBBLICO, PER CUI I COSTI SONO AMMORTIZZATI.
Questo il senso di quel progetto MIP, mettersi in proprio, basato sulla legalità, competenze e necessità dell’utenza/cittadino, sapere come si fa impresa.
Questo il senso di Sipario Scuola, basato sulla rete, sulla costruzione di una redazione di giovani, che fanno e imparano come si avvia un’impresa culturale, una rivista, facendo ed imparando, insieme agli adulti, sempre in quell’idea di istruzione/Formazione/lavoro.
Il mondo delle competenze è il nemico dell’illegalità, e noi, la nostra forse utopia, è quella di combattere la dilagante illegalità, che parte dai comportamenti illegali, quelli della richiesta di far parte, ad esempio, di un gruppo politico per sistemarsi, o di essere questuanti a vita!!
La scelta nella politica deve essere libera dal bisogno. Noi auspichiamo e lottiamo per la dignità dell’individuo”.