Ragusa Attiva 5 Stelle: “Stop al consumo selvaggio del suolo agricolo”
Dopo sette anni, finalmente, il Comune di Ragusa decide di mettere mano al famigerato articolo 48 delle Norme Tecniche di Attuazione del P.RG. che tanti lutti ha portato al paesaggio ibleo.
Infatti, con una interpretazione cementificatoria della norma, le passate Amministrazioni Comunali hanno permesso, a soggetti che non ne avevano titolo, di costruire in campagna villette residenziali; quanto premesso in difformità ai pareri dell’Avvocatura Comunale e ad una consolidata Giurisprudenza di Cassazione Penale e di Consiglio di Stato.
Solo grazie all’intervento di Legambiente e della Magistratura ancora oggi sono in corso indagini su questo fenomeno definito“villettopoli”; grazie sempre a queste indagini il fenomeno si è quasi interrotto negli ultimi due anni.
Ciò nonostante, a seguito di pareri illegittimi della Soprintendenza di Ragusa che avrebbe dovuto (ma non l’ha fatto) impedire la distruzione del paesaggio tutelato,presso gli uffici dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Ragusa pendono ancora vecchie richieste di concessioni edilizie, in zona agricola, da destinare a residenze.
Per venirne fuori l’Amministrazione Comunale di Ragusa propone una norma transitoria per le aree agricole ricadenti nelle zone di tutela del piano paesaggistico; tale norma è ambigua e rischia di generare contenziosi.
Giacché l’Amministrazione Comunale:
a. ha sposato i pareri dell’avvocatura comunale del 2007, i quali pareri escludono che “non agricoltori” possano costruirsi la residenza in zona agricola,
b. ha fatto propri e ha approvato gli orientamenti della Unione Europea in tema di consumo del suolo,
c. si è impegnata a perseguire l’obiettivo dello stop al consumo di suolo agricolo,
ci saremmo aspettati maggiore chiarezza.
Tutto ciò cosa vuol dire?
Come valutare dal punto di vista amministrativo l’evidente legame tra il fabbricato e l’uso agricolo del suolo?
Noi di RagusaAttiva invitiamo questa Amministrazione Comunale a chiarire quali siano i metodi di valutazione che possano mettere in risalto, dal punto di vista amministrativo, l’evidente legame tra il fabbricato che si vuole costruire e l’uso agricolo del suolo.
Ancora un’altra ottima iniziativa.