Qualcosa proprio non quadra nella selezione del dirigente economista
Durante il Consiglio comunale di ieri, Maurizio Tumino, ha acceso i riflettori sulla mai sopita vicenda della nomina del dirigente economista, che finalmente si chiuderà con l’insediamento ufficiale del dott. Marco Cannata, il prossimo 18 settembre.
Tumino ripercorre passo, passo, tutti i momenti salienti della vicenda, naturalmente determine alla mano. La prima (n. 492 del 24 marzo 2014) tramite la quale si approva la nomina della Commissione giudicatrice, dopo appena un mese, però, il primo componente della Commissione si dimette e, con la determina n° 655, viene nominato il suo sostituto. Il sei giugno scorso viene approvata la graduatoria dei partecipanti alla selezione per il suddetto concorso.
Tutto sembra filare senza alcun intoppo, sino al 10 giugno. Infatti, in questa data, Vittorio Zambrano, componente e presidente della Commissione si dimette. Tutto normale, certamente. In fondo non c’è nulla di strano se due componenti si dimettono in appena due mesi, può succedere. E così giungiamo al 24 giugno, quando viene approvata la graduatoria dei candidati, in altri termini viene identificato il vincitore del concorso, nella persona del dott. Marco Turriziani.
L’iter di questa selezione sembra finalmente essersi concluso ed invece no. Lo scorso 5 agosto, il Comune decide di rinominata e riconvocata la Commissione giudicatrice, che annulla la precedente graduatoria per redigerne una seconda. Pare, infatti, che siano stati numerosi i ricorsi giunti in Comune. La Commissione giudicatrice avrebbe commesso alcuni errori nel valutare il punteggio relativo “ai titoli professionali o di servizio o alle pubblicazioni dei candidati”, si legge nella determina n° 1434 del 5 agosto. Tutto viene riscritto, Turriziani non è più il vincitore del concorso.
Qualcosa proprio non torna! E’ questa la denuncia del consigliere Tumino, che se per le prime due iniziali defezioni aveva storto il naso, è questa seconda convocazione ad istillargli il dubbio. Inizia a sospettare qualche strana manovra, anche a causa della tempistica. Tutto ciò avviene in agosto, quando la stampa, i consiglieri e praticamente tutta la città è semplicemente assopita sotto il sol leone. E’ tutto in regola? O è stata un’abile mossa di qualche dirigente o di qualche rappresentante dell’Amministrazione ad aver influenzato l’esito del concorso? Perché la Commissione, la prima volta, sbagliò a valutare i titoli dei candidati?