Tutto a posto e niente in ordine nel M5S
Fino ad oggi abbiamo scherzato. Tutto quello che vi abbiamo raccontato sui 5 stelle è assolutamente falso o meglio lo è se leggiamo le dinamiche e gli accadimenti di questi giorni in base alle vecchie categorie della politica.
In qualsiasi altra realtà una scissione è una scissione. Due consiglieri che se ne vanno, una in Partecipiamo, la Castro, e l’altra nel Gruppo misto, la Nicita, è un segnale politico forte ed inequivocabile. In qualsiasi parte del mondo ciò significa che qualcosa si è rotto in quel meraviglioso sodalizio bulgaro che erano i cinque stelle a Ragusa. Ma non è finita qui, qualche giorno fa, annunciammo come il Meetup stava degradando quasi la totalità, sindaco compreso, degli eletti nel Movimento, addirittura poi abbiamo pure scoperto che qualcuno è stato espulso dal Movimento. Per chiunque questo è un terremoto politico, ma non per i Cinque stelle. Infatti, per loro non è successo assolutamente nulla, anzi sono più forti di prima.
In primis il sindaco, espulso o declassato a simpatizzante, non solo ha minimizzato il tutto, il che è normale, ma, e questo non lo è, ha spiegato questi eventi come la normale vita democratica del Movimento, dinamiche che noi vetusti commentatori, e loro grigi politici d’altri tempi, non possiamo capire ed anzi fraintendiamo e perciò strumentalizziamo. Ma anche le due fuoriuscite, la Nicita e la Castro, non riesco a spiegare il perché hanno abbandonato quello che, fino a poco tempo fa, era il loro sogno politico. Più la Nicita che la Castro, in fondo quest’ultima ha parlato di un certo malessere e ha lasciato intendere che qualcosa si era incrinato in seno alla maggioranza. Ma è la Nicita che ci lascia a bocca aperta. A sentir lei non c’è stato uno screzio, nessuna crisi, nessuna divergenza politica, d’opinione o intellettuale. Una mattina si è alzata e ha deciso di non esser più pentastellata, anche se, in cuor suo continua ad esserlo. Ne condivide la mission, i valori, le strategie e i metodi. Addirittura non ha una critica, che sia una, da muovere al sindaco o agli ex “compagni” di viaggio. Tutto a posto, voleva fare solamente questa nuova esperienza nel Gruppo misto. Certo a voler dar credito alle male lingue si potrebbe pensare che il tutto si riduca alla miseria del gettone di presenza, sulla cui decurtazione si sta facendo un bel po’ di demagogia.
Durante il Consiglio comunale, ed è questa la novità, abbiamo scoperto finalmente che cos’è questo Meetup. Noi erroneamente credevamo che i suoi componenti fossero i guardiani della rivoluzioni, i detentori dei massimi principi, insomma la carota ed il bastone per gli eletti nel Movimento. In fondo questi non sono che delle povere anime la cui moralità è messa quotidianamente a rischio dal giogo mortifero e corruttore delle istituzioni. Ed invece no. Il Meetup è una piattaforma mediatica, semplicemente uno strumento di comunicazione, certo con la capacità di espellere e declassare gli eletti. Volendo ragionare per categorie vetuste è come se, un addetto stampa qualsiasi, fosse in grado di espellere dal partito il suo committente. Non è chiarissima la logica, ma lo abbiamo detto: questa è la nuova politica!