Ragusa. L’opposizione in Consiglio comunale. Una, nessuna e centomila
In Consiglio comunale c’è un po’ di confusione tra le opposizioni. Si amano, si odiano, prendono le distanze, ma poi il sodalizio rinasce. Qualche giorno fa in Aula, durante la discussione della Iuc, Giorgio Massari boccia, per così dire, il modo di fare opposizione da parte degli otto, i quali in una conferenza stampa, tramite Giorgio Mirabella, esternano tutto il loro disappunto, affermando che il Pd aveva sancito in tal modo la sua fuoriuscita dall’opposizione; facendo intendere una sorta di accordo tra Pd e maggioranza grillina.
Come era preventivabile gli animi si sono surriscaldati e così hanno iniziano ad additarsi vicendevolmente. Tutti sparlano di tutti. Il sospetto cresce. Sono tutti pronti a sottolineare, magari lontano da telecamere e giornalisti poco compiacenti, le differenze ed il diverso peso specifico del loro operato in Aula. Finché qualcosa cambia. E così, per la discussione del Bilancio, tutti i consiglieri di opposizione fanno a gara per sottolineare la loro vicinanza e non è che hanno seppellito l’ascia di guerra, sembra proprio che l’ascia non ci sia mai stata. Fino a questa mattina, quando, Giorgio Massari e Mario D’Asta sentono il bisogno di fare un paio di precisazioni.
“L’opposizione continua ad essere una. Solo che i percorsi possono diventare, talvolta, differenti. Ma quanto alla nostra contrapposizione nei confronti dell’Amministrazione retta dal sindaco Piccitto non possono esserci dubbi”. Scrivono i due esponenti del Pd e proseguono “Anche lo stesso Mirabella – continuano Massari e D’Asta – ha avuto modo di evidenziare come le radici formative dei vari componenti della minoranza siano sostanzialmente differenti. E ciò, per forza di cose, ci spinge ad affrontare alcune tematiche da punti di vista diversi. Per cui, nulla di cui scandalizzarsi se, rispetto ad una problematica, le nostre valutazioni possono risultare in parte dissonanti rispetto a quelle delle altre forze politiche che compongono l’opposizione. Ed ecco spiegato il motivo per cui, come nel caso del regolamento della Iuc” repetita iuvant, verrebbe da dire. “Ma da qui a dire che noi non siamo opposizione rispetto all’Amministrazione Piccitto ce ne corre. E mi pare che anche lo stesso Mirabella, in Aula, abbia assunto consapevolezza di ciò”.
Ciò che ci sfugge è il motivo per cui, oggi, Massari e D’Asta, decidono di ritornare su una querelle che sembrava essersi chiusa. Forse perché si ritornerà a parlare di Bilancio e già si prospetta un po’ di maretta per gli emendamenti? Oppure, semplicemente, hanno deciso di ribadire ciò che è successo in queste ultime settimane, così tanto per mettere a tacere le male lingue ed i malinformati.
In ogni caso la nota del Pd si chiude con una piccolissima stoccata agli otto: “Ci Dispiace che c’è chi non abbia compreso questa nostra linea, nonostante avessimo cercato in più di una occasione di manifestarla in Aula. Occorre il massimo rispetto per le idee e per l’operatività che ciascuno intende profondere in seno al Consiglio comunale. Trovando, quando serve, le sinergie necessarie per far sì che la nostra attività di proposta alternativa, rispetto all’attuale Giunta, possa risaltare nella maniera migliore”.