Modica. Scavi a Pernamazzone. Interessanti scoperte illustrate in conferenza stampa
Una tomba, una scodella, otto unguentori, una moneta tutte le periodo ellenistico (I° sec. A.C.) è il frutto di una ricerca archeologica in zona Pernamazzone a Cava Ispica.
Le attività di scavo, promosse dalla soprintendenza di Ragusa in collaborazione con l’Università di Catania, il comune di Modica e il circolo “Il Melograno” di Legambiente di Modica, sono state illustrate stamani al Palacultura nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte l’assessore al centro storico, Giorgio Belluardo, la soprintendente, Rosalba Panvini, l’archeologa, Annamaria Sammito e il presidente del circolo “Il Melograno” di Legambiente di Modica, l’arch. Giorgio Cavallo.
“Per i ragazzi di Legambiente, dichiara Giorgio Cavallo, si è trattato di un’esperienza unica. Un approccio scientifico di grande valore didattico atteso che hanno lavorato gomito a gomito con gli archeologi dell’Università di Catania. Abbiamo esaudito un desiderio atteso da tempo”.
Le scoperte sono state fatte le corso del campo internazionale di Legambiente, circa tredici persone che hanno lavorato dal 30 giugno al 12 luglio, coordinati dagli studenti di Catania, dr. Antonio Barbera, dr. Alberto D’Agata, dr.ssa Nicoletta Di Carlo e il disegnatore dr. Daniele Di Natale.
“E’ un area lunga 74 metri, commenta Annamaria Sammito, che già nel passato aveva dato segnali interessanti in fatto di scoperte archeologiche in riferimento a tracce di frequentazione di età greco ellenistica. Un’area che va ancora attenzionata per quello che potrà ancora offrire”.
Lo scavo è stata finanziato dal Comune che ha posto le somme nel bilancio di previsione 2014 con un riferimento a Palazzo Polara dove presto inizieranno operazioni di scavo.
“Siamo partiti quasi alla cieca, ammette Rosalba Panvini, ma il sito si è dimostrato assai interessante per la ricerca. Grazie ai miei studenti dell’Università di Catania fortemente collaborati dai volontari di Legambiente siamo riusciti a conseguire un risultato importante; per tale ragione il prossimo anno ho intenzione di organizzare un campo di ricerca per gli studenti del nostro ateneo ma in modo più articolato nel senso che i volontari saranno sostenuti da manodopera specializzata negli scavi.
Posso solo affermare alla luce delle scoperte fatte che Modica aveva un ruolo primario nella Sicilia del periodo ellenistico”.
Anche per il prossimo anno l’amministrazione intende supportare economicamente la campagna di scavi nella zona Pernamazzone.
“Daremo il sostegno necessario per condividere- commenta Giorgio Belluardo- con la soprintendenza, l’Università degli studi di Catania, e Legambiente questo straordinario percorso avviato.
C’è per intera la volontà politica di rafforzare il turismo culturale e Cava Ispica è l’epicentro di questo ragionamento. Quindi fondi per gli scavi per la stagione futura e manutenzione nel sito per renderlo meglio vivibile”.