Il Meetup di Ragusa degrada il sindaco Piccitto a semplice simpatizzante, anzi no!
Terremoto nei cinque stelle. Come preannunciammo in un nostro pezzo pochi giorni fa, il Meetup ha “espulso” un po’ di consiglieri comunali, il sindaco ed alcuni attivisti. Certo più che di espulsioni si dovrebbe parlare di degradazioni ossia una cinquantina, tra i quali anche il sindaco e molti consiglieri, sono stati retrocessi da attivisti dei cinque stelle a semplici simpatizzanti. La differenza sta nel fatto che il simpatizzante non ha diritto di voto nelle assemblee del Meetup. Il tutto però è durato 24 ore, poi qualcuno ha convinto quelli del Meetup a fare marcia indietro.
Era un atto dovuto, come si legge, infatti, nel regolamento del Movimento: “Un Attivista torna allo status di Simpatizzante nel caso di un periodo di inattività, non comunicata precedentemente e/o considerata ingiustificata da parte della Riunione degli Attivisti, della durata di 2 mesi dall’ultima presenza verbalizzata ad una Riunione, Assemblea o iniziativa; oppure nel caso in cui l’iscritto sia stato assente a 7 attività e/o incontri su 10 consecutivi”. Quindi visto che alcuni consiglieri, sindaco compreso, da tempo ormai disertavano le riunioni del Meetup sono stati, per 24 ore, tutti degradati. Cosa avrebbe comportato? Praticamente nulla. L’Amministrazione avrebbe continuato per la sua strada, mentre, dall’altra parte, gli attivisti si sarebbero occupati di cose. Il dato importante, invece, è un altro. Forse gli attivisti stanno iniziando a capire che gestire la cosa pubblica, amministrare una città, non è la stessa cosa di stare in un gazebo a propagandare un’idea di rivoluzione.
Nel bene o nel male, i consiglieri pentastellati, gli assessori ed il sindaco stanno occupandosi dei mille problemi di Ragusa. Ci sono contratti da siglare e da far rispettare, interventi da realizare e programmare, situazioni da risolvere, che spesso, però, esulano dai voli pindarici delle discussioni sui massimi sistemi o sul come sarebbe bello cambiare una città o una nazione in un batter d’occhio, magari con un click.
Questo tentativo di proscrizione è l’ennesimo scricchiolio in seno al Movimento, segno di una crisi sempre più profonda e grave, la quale o porterà ad una implosione del Movimetno 5 stelle o, come la fenice, ben presto gli ridonerà una seconda giovinezza.