Gurrieri: “Clamoroso autogol del Meetup 5 Stelle su Cavallo

Con una propria nota, l’assessore comunale alla Trasparenza, Piero Gurrieri, ha replicato a quanto affermato dal Meetup M5S “Pippo Patti” a proposito di una “presunta incompatibilità del vicesindaco di Vittoria, Filippo Cavallo, rispetto al ruolo di presidente del consiglio di amministrazione della società consortile per la regolamentazione del servizio di gestione dei rifiuti costituita il 26 luglio 2013 tra tutti i Comuni iblei”.
“La presunta non conformità alla L. 39/2011 dell’incarico, per altro gratuito, di presidente del consiglio di amministrazione della società consortile, attribuito dai suoi soci, nelle persone del legale rappresentante della Provincia e dei sindaci dei Comuni iblei, al vicesindaco di Vittoria risulta smentita dall’allora Assessore regionale all’Energia Nicolò Marino che, con nota del 16 maggio 2013, indirizzata ai vertici istituzionali della Regione, degli enti locali e della magistratura, ha testualmente affermato che “con specifico riferimento ai componenti del consiglio di amministrazione delle Srr, il quadro normativo di riferimento non comporta il necessario automatismo tra la figura del sindaco e la qualità di amministratore delle Srr”, con ciò chiaramente ritenendo conforme a legge l’elezione a componente del consiglio di amministrazione di sindaci o loro delegati. L’assemblea dei soci si è, quindi, scrupolosamente attenuta alle indicazioni assessoriali, peraltro temporalmente successive all’entrata in vigore della L. 39/2013 il cui contenuto, secondo l’interpretazione del MeetUp, non avrebbe consentito tale elezione. Gli autori della nota trascurano, inoltre, che il consiglio di amministrazione della società consortile è stato eletto non dagli organi istituzionali del comune di Vittoria ma, alla presenza di un notaio che ne ha certificato la regolarità, dai rappresentanti degli enti locali iblei e che di esso fanno parte anche i sindaci dei comuni di Ragusa, Modica, Scicli e Chiaramonte Gulfi, rispettivamente Federico Piccitto, Ignazio Abbate, Franco Susino e Vito Fornaro i quali – a comprova dell’inesistenza di qualsiasi incompatibilità – hanno mantenuto fin qui i propri incarichi, tutti a titolo rigorosamente gratuito. Delle due l’una: o i quattro sindaci eletti hanno clamorosamente errato nell’accettare e nel mantenere la carica e tutti gli altri a determinarne l’elezione – e insieme a loro hanno errato l’Assessore regionale, il notaio rogante e i segretari generali di tutti gli enti – oppure a incorrere in un clamoroso infortunio sono stati proprio gli autori di queste dichiarazioni. Naturalmente quanto comunque rilevato sarà esaminato da tutti gli enti locali interessati. In ogni caso penso sia stato un madornale errore chiamare in causa amministratori o organi locali che non hanno alcun ruolo in un ambito intercomunale soggetto alle indicazioni dell’amministrazione regionale, puntando il dito contro un gruppo di sindaci che hanno operato e stanno continuando ad operare con disponibilità e spirito di gratuità, a partire da quelli che hanno accettato di far parte del consiglio di amministrazione”.

di Redazione01 Lug 2014 13:07
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