Bando rifiuti. Terremoto alla Cgil, Giovanni Lattuga conta i suoi
Le scelte del segretario provinciale della F.P. Cgil, Giovanni Lattuca, non sono piaciute a molti iscritti. La sua mediazione tra Amministrazione e la ditta Busso e tra queste e i lavoratori, pare aver minato progressivamente ed irreparabilmente il rapporto di fiducia tra l’organizzazione sindacale e gli operai.
Nella manifestazione di martedì al Comune, per la prima volta, i lavoratori della Busso si sono svincolati da Lattuca, affidandosi o agli altri sindacalisti o, più semplicemente, hanno fatto capo a se stessi, praticamente non si fidano più.
Nell’ultimo periodo, si vociferava, che erano una ventina gli iscritti alla Cgil che, se non avevano stracciato la tessera, l’aveva riposta educatamente in un cassetto, ma martedì i fuoriusciti sembravano molti di più e così Lattuca ha indetto una riunione con i suoi, doveva vederci chiaro, giustamente, ha sentito la necessità di contarsi. Alla riunione si sono presentati solo una trentina di operai e non tutti della Cgil.
Fino a poco tempo fa Lattuca vantava 118 iscritti, una maggioranza assoluta che gli aveva donato un potere contrattuale smisurato, una maggioranza che oggi pare non esserci più.
Stranamente, così come ci raccontano, stamane Lattuca ha inviato delle lettere di contestazioni a molti operai. Una ritorsione? Secondo gli operai sì, secondo noi sono accuse un po’ pesanti che non ci sentiamo di condividere, anche se il dubbio viene. Le lettere vengono inviate dopo la riunione indetta dal segretario, i destinatari sono proprio i fuoriusciti e si contesta la qualità del lavoro svolto venerdì 13 e sabato 14, come mai tanto ritardo per ammonire questi lavoratori?