Ancora Sbarchi. Ancora Morti!
Pozzallo è in difficoltà. Da ieri pomeriggio continuano ad arrivare imbarcazioni che trasportano migranti raccolti nel canale di Sicilia. Su un gommone lungo una decina di metri erano stipate circa 110 persone . Purtroppo per l’ultimo arrivo di poche ore fa oltre alle 250 persone si son dovuti contare anche tre morti. Il sindaco Ammatuna, sui media nazionali, ha lanciato un appello alle istituzioni perchè la cittadina iblea non è in grado di sopportare il peso di questa emergenza. Sotto stress anche forze dell’ordine, protezione civile e volontari che sono costretti ad un super lavoro con il rischio di commettere qualche imprudenza dovuta alla fatica o alla fretta. Arrivano comunicati stampa anche da altre organizzazioni. “La Cisl condivide e sostiene la tua richiesta di stato di emergenza”. Così il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava al sindaco di Catania, Enzo Bianco, che ha invitato il governo nazionale a proclamare lo stato d’emergenza per far fronte alla “tragedia dell’immigrazione” che nelle ultime ore, rimarca il sindacato, ha registrato centinaia di sbarchi, morti e anche il soccorso in mare in 48 ore, nell’ambito dell’operazione Mare nostrum, di ben 2.400 migranti. “Di fronte a un’emergenza umanitaria non sostenibile dalle sole comunità siciliane – scrive la Cisl – che pure offrono grande solidarietà – sottolinea – ma con mezzi, risorse e strutture insufficienti, hai svolto a favore della Sicilia, con la tua proposta, il ruolo di altri che invece privilegiano insopportabili passerelle molto ricercate, in particolare, da alcuni personaggi politici”. “L’Europa – si legge ancora – ci ha abbandonato, il governo ritarda. L’accoglienza a terra è un disastro e un esempio di incivilità. Solo in mare, grazie alla Marina, alla Guardia costiera e alle altre forze militari, stiamo dimostrando capacità, sensibilità ed efficienza”.
A fine settimana la Cisl Sicilia con Anolf e Iscos, le sue associazioni che si occupano di migranti e cooperazione nord-sud, è stata a Lampedusa per rafforzare, informa il sindacato, i “rapporti di collaborazione solidale con l’amministrazione e le istituzioni locali, la chiesa del luogo, l’associazionismo impegnato nel volontariato”