La campagna: “Non solo spiagge pulite. Anche monitoraggio ambientale”
Ancora una volta sulle spiagge. Ancora una volta per ribadire che le coste sono ambienti naturali e non discariche o luoghi da cementificare o da alterare con megaprogetti. Questo è il significato di un articolato e diversificato impegno che Legambiente Ragusa ha profuso nei recenti due fine settimana sui problemi legati alla difesa dell’ecosistema spiaggia.
Si è iniziato con il monitoraggio dei rifiuti spiaggiati (beach litter), nell’ambito di un iniziativa nazionale che ha utilizzato un protocollo dell’ISPRA. Oggetto dell’indagine è stata la spiaggia della Riserva Macchia Foresta del Fiume Irminio. I volontari di Legambiente hanno censito, in un area pari circa ad un campo di calcio, ben 602 rifiuti, di cui il 90% costituito da materiale plastico (in particolare bottiglie), con accompagnamento di vetro e gomma. Particolarmente preoccupante (anche se meno diffusa) la presenza di una quota di rifiuti di tipo sanitario.
Secondo diversi studi, circa il 70% dei rifiuti in mare (marine litter) affonda e circa il 15% resta in superficie. Questo significa che i risultati dei campionamenti effettuati sulle spiagge rappresentano solo la punta dell’iceberg di un problema ben più complesso e grave, che punta il dito ancora una volta sull’impatto del consumismo (l’Italia è uno dei primi paesi al mondo per consumo di acqua in contenitori di plastica) e sulla malagestione del ciclo dei rifiuti da sempre denunciato da Legambiente.
Non è la prima volta che Legambiente Ragusa partecipa ad un monitoraggio nazionale sulle coste: già nel periodo 2005-2007 il CEA Legambiente di Donnalucata partecipò ad un progetto nazionale ISPRA che, nell’ambito di un censimento ornitologico, individuò, oltre ad un’articolata presenza di rifiuti lungo tutta la costa, una preoccupante diffusione di catrame: un severo monito contro la ‘frenesia perforatrice’ in mare.
Successivamente al monitoraggio la pulizia come segno di attenzione, di stimolo all’educazione ed alla cittadinanza attiva. Questo in due momenti: il primo a Donnalucata dove la pulizia si è rivolta alla spiaggia di Micenci (una delle più impattate in provincia di Ragusa) ed ha visto protagonisti gli alunni delle classi III e V della primaria dell’Istituto Vittorini che, nel giro di niente, hanno raccolto 12 sacchi di rifiuti; il secondo nuovamente alla Riserva Macchia Foresta del Fiume Irminio dove i volontari di Legambiente e del Centro subacqueo ibleo Blu diving di Ragusa/UISP hanno raccolto 15 sacchi di rifiuti.
Gesti ed iniziative che, ribadisce il Circolo Legambiente Ragusa, stanno a significare la necessità di interventi ‘dolci’ di riqualificazione delle spiagge iblee, contro megaprogetti di interventi pesanti che, con la scusa dell’antierosione, mettono a rischio per sempre qual che rimane di naturale della nostra fascia costiera. Un appello per tutti a promuovere un movimento di cittadinanza attiva per comprendere ed intervenire positivamente ed ecologicamente sui problemi presenti sul nostro territorio, affinchè il cittadino non sia un mero spettatore passivo di decisioni calate dall’alto.