I carabinieri di Sicilia e Calabria chiedono dignità
In data 13 e 14 Maggio 2014 il CO.I.R. Culqualber ha voluto riunire a Messina i due Co.Ba.R confluenti Calabria e Sicilia, in Rappresentanza dei 16 mila Carabinieri che prestano servizio in queste terre difficili, belle e problematiche.
Alla riunione ove hanno presenziato anche i Delegati del Consiglio Centrale di Rappresentanza, si è discusso principalmente della drastica situazione economica che il personale dell’Arma sta subendo da 4 anni, per via del blocco stipendiale creato in modo insensato, sviluppato in modo nettamente penalizzante rispetto alla altre categorie e prorogato ingiustamente da tutti i Governi.
Da troppo tempo questa Rappresentanza Militare della Sicilia e della Calabria vede in successione, provvedimenti Normativi che penalizzano fortemente ed in modo sproporzionato i Carabinieri di tutta Italia, già tra l’altro penalizzati dalla specificità di essere uomini con le stellette e quindi privi della libertà d’azione che invece hanno altre categorie del pubblico impiego.
Dal 1996 ad oggi, nessun Governo si è preso a cuore i problemi sollevati più volte dalle Rappresentanze Militari.
Ai Carabinieri è stata tolta la possibilità di avere una pensione dignitosa, gli è stata tolta la possibilità di crearsi un futuro ed una famiglia e dopo anni di sacrificio e di vittime, gli è stata tolta la possibilità di vivere con uno stipendio meritevole per via del blocco stipendiale avviato ben 4 anni fa’ e che colpisce 90 mila uomini e donne.
Questa Rappresentanza della Calabria e della Sicilia rimane sconcertata dalle promesse mai mantenute che i vari Governanti hanno posto in essere su documenti, interviste e quant’altro.
Dovendo dare risposte concrete ai colleghi questa Rappresentanza Militare dice:-
Basta a questi atteggiamenti provocatori redatti dai Governanti che si susseguono al potere e che mirano, forse, a far scendere i Carabinieri in Piazza a protestare come le altre categorie;
Basta osannare i delinquenti e massacrare i tutori dello Stato;
Basta essere considerati cittadini sacrificabili.
Inoltre invita gli altri CO.I.R. d’Italia, ad organizzare insieme al CO.CE.R. dell’Arma ” una Assise Generale a Roma anche liberi dal servizio, allorquando il Governo si presti a prorogare anche per il 2015 il blocco stipendiale.
Questo CO.I.R. Culqualber, i due Co.Ba.R. Sicilia e Calabria in sinergia con il CO.CE.R. Carabinieri, vigileranno sull’operato del Governo e nel caso attueranno forti forme di protesta, al fine di ridare fiducia ai Carabinieri e dignità alle rispettive famiglie, le quali pagano più di tutti il disagio di esserci al fianco in modo silenzioso ma sofferente.
In un paese dove i furbi si arricchiscono, altri difendono i loro privilegi e i delinquenti osannati, avere uomini e donne che credono nella bandiera Italiana, che credono nei valori sociali ed umani e per tali sono pronti a sacrificare i loro cari ed anche la propria vita, è segno di civiltà, è segno di patriottismo è segno di sicurezza, la quale parola deve essere coltivata e preservata come un albero secolare e non tranciata come una siepe spinosa.