Discarica di Vittoria, la storia si ripete. Dove sono finiti i soldi?

“Per settimane il sindaco di Vittoria Nicosia ha inquietato l’opinione pubblica sulla mancata redazione del progetto di copertura della discarica di Pozzo Bollente”, dichiara Francesco Aiello, “rispetto alla bonifica è il primo passo, ma comunque fondamentale in quanto impedisce la formazione di altro percolato per effetto degli eventi meteorici.
Il progetto è stato ultimato nella giornata del 18 aprile, Venerdi Santo.
Tutti i comuni conferitori hanno versato le quote per la realizzazione del progetto.
Tutti meno uno: indovinate chi è che non ha pagato? Proprio quello che ha inquietato l’opinione pubblica e ha diffidato i tecnici dell’Ato, che poi sono solo DUE”.

“Il Comune che non ha versato è Vittoria. Ma viri chi sorpresa! E la smazzettata continua…! E c’è di più : il Comune di Vittoria è stato chiamato a versare le quote di propria pertinenza di debiti pregressi maturati nei confronti dell’Ato stesso, che ammontano a circa 7,5 milioni di euro. Come pensano di risolvere il problema? Con la solita tattica…… Mandano il vice sindaco geom. Filippo Cavallo in avanscoperta, accompagnato da funzionari esperti: lui si fa la faccia pietosa, e nascono pretesti a vanvera…”.
Non è tenero Aiello con il primo cittadino e forse non ha tutti i torti. Cambiano i tempi, cambiano le amministrazione, ma la città di Vittoria continua a sottovalutare il rischio per la salute pubblica determinato da quella discarica, che andava messa in sicurezza già da tempo.
“E c’è di più – prosegue Aiello – purtroppo sembra che l’Ufficio Tecnico dell’Ato abbia ripresentato per l’ennesima volta il progetto di smaltimento di tutto il percolato presente in discarica per un ammontare complessivo di circa 2 milioni e 400 mila euro: somme dei Comuni di Comiso, Acate e Santa Croce, già incamerate dal Comune di Vittoria e sottoposte a vincolo di destinazione. Ora dove devono prenderli questi soldi ? Che fine hanno fatto questi soldi, ce lo volete dire? Chi ci fu qualche elezione nno mienzu?”