Caso Molé, è Federica a replicare all’ex sindaco di Vittoria Aiello
Alla nota che l’ex sindaco di Vittoria, on. Ciccio Aiello, ha inviato alla stampa e che noi abbiamo pubblicato il 29 maggio qui, ha risposto la collega Federica Molè lambita dalla “polemica” perché figlia di Gianni Molè, vero principale oggetto delle attenzioni e accuse scritte da Aiello.
Come per l’on. Aiello, allo stesso modo pubblichiamo la lettera che abbiamo ricevuto da Federica Molè:
Caro direttore,
la nostra professione si fonda soprattutto sulla selezione della notizia, rinunciandovi, significa consegnare il nostro ruolo, decisivo e insostituibile, nelle mani di frustrati che scambiano i giornali on line o cartacei per il proprio profilo Facebook o Twitter dove sono liberi di dare ampio sfogo alle loro subdole e miserabili insinuazioni, che farebbero invidia persino al più grande regista di fantascienza. Se ha scelto di pubblicare l’opinione di Aiello ricorrendo al famigerato ‘copia e incolla’ avrà intravisto sicuramente un interesse oggettivo per la pubblica opinione. A me per la verità sfugge, ma ognuno risponde delle sue azioni e della sua deontologia.
Semmai c’è il fastidio di replicare ad un ex sindaco che non riesce a darsi pace, dopo 12 anni, di non essere riuscito a piegare la ‘schiena diritta’ di mio padre che ha dimostrato di essere un vero professionista e un uomo con una forte dignità, capace di sopravvivere ai suoi soprusi e alle sue angherie. E ora non contento prova a spostare il bersaglio su di me, la figlia, della quale non conosce il curriculum accademico e professionale (gliene invierò una copia) coinvolgendomi in un attacco premeditato e volgare. Ho riflettuto molto sull’opportunità di replicarLe, passi una volta per l’incarico dopo selezione pubblica per il progetto ‘Cerasol Rock’, ma la seconda volta no, altrimenti il silenzio viene interpretato come assenso o timore. La sua ultima ‘uscita’ l’ho trovata patetica e delirante perché non si è ancora reso conto che è in caduta libera e che farebbe bene a ritirarsi a vita privata. La politica ha le sue stagioni e Lei dovrebbe avere il buon gusto di capire che la sua è finita. Gli elettori di Vittoria lo hanno capito e lo hanno bocciato per ben due volte alle ultime elezioni amministrative e regionali; così gli è rimasta la rabbia e prova a sfogarla nei confronti di chi l’ha fronteggiato a viso aperto. Ora nonostante i suoi goffi tentativi di discredito, mio padre ha un ruolo professionale – che paradossalmente gli riconosce pure Lei – invidiabile e di tutto rispetto che ha costruito nel corso degli anni per la sua credibilità e professionalità. E che neanche i suoi sproloqui e le sue polemiche da campagna elettorale riusciranno a scalfire perché il ruolo e la competenza di un professionista non saranno offuscati dall’attacco di un ex sindaco che ha miseramente fallito nelle ultime elezioni.
Mi permetta, infine, un consiglio: è un professore e un uomo colto, e allora legga, piuttosto che lanciarsi in queste sortite nauseanti e gratuite. Le consiglio ‘L’arte d’insultare’ di Arthur Shopenhauer, così magari la prossima volta, se proprio non riesce a farne a meno, gli insulti le riusciranno meglio.
L’on. Aiello lancia siluri a destra e a sinistra. Oggi con Molè, ieri con Nicosia, l’altro ieri con Incardona, l’altro ieri ancora con La Grua, non sa con chi sfogare il suo odio per aver perso ogni speranza e sua questa sua tattica per cercare ora Visibilità attraverso la stampa e TV. Ma non ha capito che “persi u mulu e cerca u capistru” dopo la batosta elettorale gli batte ancora la coda. Sarebbe bene di chiudere elegantemente con la politica e godersi la pensione.