Vittoria. Carabinieri arrestano un calabrese, deteneva un arsenale
Prosegue incessantemente e su tutti i fronti il contrasto alla criminalità da parte dei Carabinieri della Compagnia di Vittoria. Dopo le recenti operazioni di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia hanno fatto irruzione in un’abitazione rurale sita in Contrada “Bosco Rotondo” di Vittoria ove hanno tratto in arresto:
VARACALLI PAOLO, 70enne originario della provincia di Reggio Calabria, pensionato, incensurato,
poiché, corso perquisizione domiciliare, veniva trovato in possesso di:
un fucile da caccia monocanna cal.16 marca “Beretta” con matricola abrasa, perfettamente funzionante ed in buono stato di conservazione;
un fucile da caccia a canne sovrapposte cal. 12 marca “Beretta”, perfettamente funzionante ed in buono stato di conservazione, di proprietà di un comisano 50enne residente a Vittoria, celibe, bracciante agricolo, incensurato, quest’ultimo denunciato in stato di libertà per omessa custodia di armi, avendo ceduto l’arma senza dare comunicazione alle Autorità competenti; un sacchetto in plastica contenente nr. 91 cartucce cal. 12 vario tipo (a palla, a granuli, a pallettoni) e nr. 20 cartucce cal. 16.
Nel corso delle operazioni di perquisizione, il Varacalli aveva cercato di eludere il controllo portandosi all’interno di un garage adiacente all’abitazione, dove aveva tentato di nascondere dietro ad un fusto di olio proprio il fucile con la matricola abrasa, venendo immediatamente sorpreso dagli operanti.
A seguito della sua condotta, il Varacalli veniva condotto presso la caserma di Via Garibaldi da dove al termine delle formalità di rito veniva condotto presso la propria abitazione e sottoposto al regime degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria iblea davanti la quale dovrà rispondere di detenzione di armi e munizioni clandestine.
Nel corso del medesimo contesto operativo i militari della Compagnia hanno effettuato un blitz all’ interno di un casolare abbandonato e diroccato, senza recinzione, sito in questa “Contrada Salme’”, rinvenendo:
un fucile semiautomatico cal.12 marca “Benelli” modello “Raffaello” con matricola abrasa, perfettamente funzionante ed in buono stato di conservazione; una pistola a salve marca “Kimar” modello 92, parzialmente modificata con innesto di una canna in acciaio cal. 8; n.85 cartucce cal.12 vario tipo; n. 14 cartucce 38 special vario tipo (blindata, piombo, wadcutter); n.3 cartucce cal.7,65 palla piombo.
Dall’ ottima fattezza e stato di conservazione delle armi rinvenute, è assai verosimile che le stesse possano essere state utilizzate in qualche azione delittuosa commessa di recente nel territorio di Vittoria o comuni limitrofi, quali ad esempio rapine o episodi ancor più gravi. Gli investigatori non tralasciano alcuna pista, pertanto sono in corso anche accertamenti tesi a verificare eventuali collegamenti con la criminalità organizzata. Al fine supportare ulteriormente le predette ipotesi, l’armamentario sequestrato verrà inviato al Reparto Investigazioni Scientifiche (RIS) di Messina, ove le stesse verranno sottoposte ad attenta perizia specialistica.
La preoccupante recrudescenza di “accingor armis” nel territorio ipparino viene confermato anche dal fatto che, appena lo scorso marzo, i militari della Compagnia avevano scovato in Contrada Macconi di Acate di un laboratorio artigianale traendo contestualmente in arresto il cittadino rumeno bracciante agricolo, incensurato, mentre nel gennaio scorso era stato tratto in arresto un cittadino italiano incensurato trovato in possesso di armi confezionate artigianalmente.